L'idea verde di Fraccaro per rilanciare l'edilizia
«Vorremmo trasformare Trento nella start up italiana della riqualificazione energetica. Ma per riuscirci abbiamo bisogno del contributo di tutti». Dopo il fondo per il microcredito alle piccole e medie imprese, che partirà subito dopo Pasqua, il Movimento 5 Stelle lanciano una nuova proposta per la ripresa dell'economia. L'ha spiegata il deputato di Trento, Riccardo Fraccaro, nel corso del convegno dedicato ai problemi delle piccole e medie imprese tenuto ieri mattina in una sala del Centro S.Chiara.
La proposta si chiama Green Deal, un «affare verde» mutuato dall'esperienza inglese, dove il progetto è già realtà. In sostanza il privato cittadino avrebbe la possibilità di riqualificare la propria abitazione dal punto di vista energetico, intervenendo sugli impianti piuttosto che su struttura e serramenti, senza sborsare un euro. Un esperto dovrebbe valutare quali interventi servono, poi ci si dovrebbe rivolgere a un'impresa certificata per realizzare i lavori pagati direttamente dal fondo «Green Deal». Negli anni successivi all'intervento il privato continuerebbe a pagare una bolletta parametrata ai consumi precedenti e la differenza tra quei prezzi e il risparmio ottenuto andrebbe a rimborsare il fondo di rotazione, a gestione pubblica. Oltre a migliorare l'efficienza energetica degli immobili questo sistema porterebbe un po' di ossigeno al settore edile rivitalizzando un'economia depressa. «In Inghilterra - spiega Fraccaro, che recentemente è andato in trasferta a Londra per approfondire il tema - nel primo anno sono state investite grazie al fondo 13 miliardi di sterline e sono stati creati 60 mila nuovi posti di lavoro, che dovrebbero aumentare di altri 250 mila nel prossimo biennio». Per riprodurre al meglio su scala locale questo sistema Fraccaro ha allacciato contatti con l'Università, con cui vuole mettere a punto un modello sperimentale. Ieri nel corso del convegno ha inoltre lanciato agli esponenti delle categorie produttive la proposta di un tavolo di lavoro in cui confrontarsi. Poi il pacchetto completo verrà portato in Provincia per chiedere di avviare in Trentino una sperimentazione sul modello inglese.
Ieri intanto la disponibilità di massima degli artigiani è stata raccolta. Roberto De Laurentis, presidente dell'Associazione, e con lui Loris Lombardini di Confesercenti, entrambi presenti al convegno, hanno ricordato come tre anni fa avessero lanciato loro stessi una proposta simile alla Provincia, legata in quell'occasione, quando da poco si era verificato il disastroso terremoto de L'Aquila, alla sistemazione anti sismica degli edifici.
Il convegno di ieri, molto partecipato, coincide con un cambio di strategia, una svolta propositiva del Movimento 5 Stelle trentino che vuole togliersi di dosso l'immagine del partito capace di attaccare e distruggere ma non di costruire. «In realtà - sostiene Fraccaro - l'indisponibilità a scendere a compromessi e a sedersi a tavoli di spartizione è stata scambiata per autoreferenzialità ma quando si tratta di fare qualcosa per il bene comune ci siamo e con il fondo per il microcredito, alimentato con il taglio dei nostri stipendi da parlamentari, lo abbiamo ampiamente dimostrato».