Sicurezza in tribunale a Trento c'è il metal detector
Funziona come in aeroporto: si lasciano nell'apposita cassetta le chiavi ed i cellulari, si mettono borse e valigette sul nastro, quindi si passa attraverso la porta del metal detector, che verifica la presenza di oggetti metallici. A Trento per entrare in tribunale i controlli sono d'obbligo, assicurati dalle guardie giurate poste all'ingresso del palazzo. Dopo la strage in tribunale a Milano ci si interroga sulle misure di sicurezza adottate nella nostra città.
E non manca settimana che qualche persona venga trovata con un coltello. In un caso addirittura con un'accetta, in una borsa. Una «dimenticanza» che può capitare soprattutto a chi, per professione, è solito avere sempre con sé arnesi da lavoro, come il boscaiolo o l'operaio che si occupa di manutenzione. Ma è bene ricordare che cacciaviti e forbici da ufficio sono banditi, come naturalmente armi, arnesi da scasso, coltelli, materiale esplosivo. Per chi viene trovato con oggetti atti ad offendere scatta la denuncia penale per porto abusivo d'arma.
Accadde alcuni anni fa che a distanza di pochi giorni vennero sorprese tre donne che stavano entrando a palazzo di giustizia con un coltello. Nelle loro borse i vigilantes non trovarono coltellini multiuso, né da tavola o specifici per raccogliere funghi (una delle tre si era giustificata dicendo che il giorno prima era andata nel bosco): i coltelli sequestrati avevano tutti una lama superiore a 20 centimetri di lunghezza, dunque erano potenzialmente molto pericolosi.