Centro Santa Chiara, la truffa si allarga, Finti bonifici ai pompieri per coprire gli ammanchi
Dalla disinvolta, e ormai trascorsa, gestione del Centro servizi Santa Chiara spuntano anche alcuni pagamenti fittizi ai vigili del fuoco. L'ex vicedirettrice dell'ente, Marisa Detassis, ieri ha patteggiato un mese di reclusione per truffa in continuazione con la precedente condanna a 1 anno e 8 mesi per il procedimento principale.
In questo fascicolo "bis", l'ex vicedirettrice doveva rispondere di ulteriori quattro capi di imputazione per truffa. Si tratta di quattro accuse speculari, relative a rimborsi non dovuti che l'imputata avrebbe fatto ottenere in favore del Centro Santa Chiara per coprire ammanchi di bilancio.
La procura contestava a Detassis l'accusa di truffa perché «redigeva per conto del Centro servizi culturali Santa Chiara l'istanza di contributo per spese sostenute per servizi di vigilanza anticendio datata 30 marzo 2009 ed indirizzata al Ministero dei beni culturali (organo statale tenuto a sostenere questo tipo di spese) ed allegando ad essa, a titolo di giustificativo delle spese sostenute, un falso bonifico di euro 28.606 che dimostrava fittiziamente che il Centro Santa Chiara aveva corrisposto la somma in parola al corpo dei vigili del fuoco, inducendo in errore il Ministero sulla spettanza del contributo».
In realtà, hanno chiarito le indagini condotte dal Nucleo regionale di polizia tributaria della Guardia di finanza, i vigili del fuoco non avevano mai ricevuto quei soldi. Attraverso le finte pezze d'appoggio, Detassis il 21 luglio 2010 otteneva dal Ministero un contributo non dovuto di 31.294 euro. Secondo l'accusa, l'imputata in questo modo «copriva ammanchi di bilancio determinati da altre condotte illecite (cioè quelle del procedimento penale principale già definito, ndr) commesse nel suo interesse personale».
Sono quattro gli episodi di trufffa contestati, tutti con modalità simili a quelle appena descritte. In una occasione successiva, a fine 2010, l'imputata avrebbe prodotto due falsi bonifici per complessivi 41 mila euro ottenendo un contributo dal Ministero di 22 mila euro. Il terzo episodio risale al 2011 ed è relativo a due bonifici per 59.090 euro con contributo da 28.846. Infine l'ultimo episodio risale al 2012: vengono contestati due falsi bonifici da 60.356 euro per asserite spese di vigilanza da parte dei vigili del fuoco con relativo contributo non dovuto per 15.793 euro.
Il nuovo patteggiamento di un mese è stato posto in continuazione con la pena di 1 anno e 8 mesi (oltre a 310 mila euro di risarcimento dei danni) patteggiata dalla difesa di Detassis, sostenuta dall'avvocato Marco Stefenelli, nel marzo scorso. In quel caso le imputazioni erano ben più pesanti: si andava dal peculato per ammanchi nei bilanci, alla truffa per le spese personali fatte con la carta di credito del Centro Santa Chiara. Da parte sua Marisa Detassis ha sempre respinto le accuse sostenendo di non aver mai sottratto denaro del Centro, ma di essere stata costretta a coprire una situazione di bilancio disastrata creata da altri.