Auto storiche senza bollo Roma contro la Provincia
Esenzione del bollo per le auto storiche tra i 20 e i 30 anni di età, Roma contro la Provincia. Il 10 agosto scorso, infatti, il Consiglio dei ministri ha inviato a Trento il ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi, alla Corte costituzionale, riguardante un articolo dell'ultima finanziaria provinciale. In particolare, il governo chiede alla Consulta di definire come contrario alla Costizione «l'articolo 4 della legge provinciale 3 giugno 2015, numero 9, dal titolo «Disposizioni per l'assestamento del bilancio annuale 2015 e pluriennale 2015-2017 della Provincia», comunemente nota come legge finanziaria.
L'articolo impugnato, inserisce un comma nella normativa sul pagmamento del bollo per i veicoli, comma che prevede l'esenzione, «dal 1 gennaio 2015, dal pagamento della tassa automobilistica provinciale, per gli autoveicoli e i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, di anzianità compresa tra i venti ed i trent'anni, classificati di interesse storico o collezionistico, iscritti in uno dei registri automobilistici ivi indicati (Automotoclub storico italiano, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo, Storico Federazione motociclistica italiana, Registro storico dell'Automobile club d'Italia)». Non solo: il comma prevede altresì «che in caso di utilizzazione su pubblica strada, i veicoli esentati sono assoggettati a una tassa di circolazione fissa annua, riferita all'anno solare, di 25,82 euro per gli autoveicoli e di 10,33 euro per i motoveicoli». Viene poi prevista una cifra in carico alla Provincia per compensare la minore entrata fiscale a causa dell'esenzione delle auto storiche per un valore di alcune centinaia di migliaia di euro all'anno.
Secondo governo, però, la scelta della Provincia viola la Costituzione. Di qui il ricorso al quale la giunta si è opposta e che verrà deciso, salvo accordi extra-giudiziali tra le parti, dai giudici della Consulta. Il nodo non è di poco conto per le circa 1.000 auto che circolano in Trentino e che si trovano nella condizione di esenzione prevista dalla Provincia. Se non dovesse passare alla Consulta la linea trentina, sposata in Italia da molte altre regioni e province, da Bolzano al Veneto, le auto iscritte all'Asi o ai Club di marca come Lancia o Fiat pagheranno anche fino a 1.600 euro richiesti, in alcuni casi, applicando la normativa nazionale.
Di fronte alla batosta arrivata da Roma si era levata nei mesi scorsi la voce delle associazioni delle auto e moto storiche. In provincia - hanno spiegato nei mesi scorsi i responsabili della Scuderia Trentina - sono interessate circa un migliaio di automobili. Di queste, però, se non si arrivasse a una norma che conserva l'agevolazione sul bollo auto, ne rimarrebbero pochissime. La ragione? «I proprietari di auto che valgono 1.500 euro e che si trovano con 1.600 euro da pagare preferirebbero disfarsi del proprio mezzo.