Biglietti gratis per Max Gazzè Lunghe code e scontri - Video
Urla, battibecchi, proteste: questo è accaduto ieri mattina alla sede della Fondazione Caritro - Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto - in occasione della distribuzione dei biglietti gratuiti, numerati, per il concerto di Max Gazzè, che si terrà domani
Urla, battibecchi, proteste: questo è accaduto ieri mattina alla sede della Fondazione Caritro - Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto - in occasione della distribuzione dei biglietti gratuiti, numerati, per il concerto di Max Gazzè, che si terrà domani, 30 settembre, alle 21 all'auditorium Santa Chiara. I problemi sono sorti per l'organizzazione della distribuzione curata da Caritro, che ha proposto l'appuntamento, del tutto gratuito, ai trentini.
Tutto è partito la mattina presto, quando alcune persone in fila, in attesa dell'apertura prevista alle 10, hanno ben pensato di autogestirsi con bigliettini, semplicemente scrivendo un numero su un pezzo di carta. Purtroppo, come spesso accade in Italia, iniziative del genere, che sembrano lodevoli, rischiano di degenerare come è accaduto ieri: man mano che la fila aumentava le persone non ricevevano il biglietto, ma anzi, venivano superate da altri che, dopo essersi allontanati dalla coda, si ripresentavano esibendo il loro ticket (dicendo talvolta di averlo ricevuto dalla Fondazione) e sorpassando i poveri malcapitati, che da tempo aspettavano ordinati.
[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"566626","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]
Tutto ciò ha di conseguenza portato a piccoli scontri e tafferugli tra i presenti, creando un singolare clima di tensione nella fila. Il tutto sotto gli occhi degli organizzatori che al primo piano distribuivano i biglietti per il concerto e che sono stati colti di sorpresa dal grande afflusso di persone. Il problema, ci hanno raccontato alcuni membri della fila, è stata la confusione generata dai «numeri fassulli».
Chi non aveva il bigliettino era in tal modo superato, mentre i più furbi, ci hanno spiegato alcuni, si scrivevano il numero migliore al momento, per assicurarsi un posto in platea. In particolare, abbiamo parlato con un'insegnante che ha ceduto il suo ticket d'attesa per prenderne uno 100 numeri più avanti, per avere il tempo di andare a una riunione a scuola; ovviamente al suo ritorno i posti erano esauriti e ha così scoperto che quel foglietto di carta per la coda non contava nulla. Caritro dal canto suo ha fatto mea culpa , dicendo che non si aspettava tanta affluenza.
La Fondazione si sta quindi già attivando per trovare delle soluzioni per accontentare tutti, oltre a un maxi schermo fuori dall'Auditorium.
Insomma, se da un lato l'iniziativa di Caritro garantisce un'ottima opportunità gratuita, dall'altro la distribuzione dei ticket si è rivelata più problematica del previsto: è stata lasciata la gestione della fila al puro buon senso e ad avvantaggiarsene sarebebro stati i più furbi. Si sa, noi italiani, anche in Trentino, da soli facciamo fatica a rispettarci, specialmente se suona Max Gazzè in città e non dobbiamo pagare il biglietto.