L'appello dell'ordine dei medici. «Si salvi il servizio sanitario pubblico»
«Non si recuperano risorse chiudendo servizi vitali e non è il pareggio contabile del bilancio o gli obiettivi quantitativi che possono riuscire a salvare il servizio sanitario pubblico e universale come oggi conosciamo, ma la promozione dei valori della deontologia medica, il puntare sulla valorizzazione dei medici, il credere e scommettere sulla prevenzione e il finanziare comunque e sempre il diritto ala salute».
Lo scrive in una nota il presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Trento, Marco Ioppi. «Per ottemperare alle direttive europee - aggiunge - si spera in una ennesima quanto improbabile deroga o si propone di tagliare acriticamente servizi evitando ancora una volta di ricorrere alla prerogativa che la nostra autonomia ci concede di pensare e di proporre una organizzazione sanitaria pilota innovativa, modulata sulle nostre necessita e in base alle nostre caratteristiche».