Sanità trentina, tempi biblici per una visita specialistica
Normale aspettare mesi per poter avere un appuntamento per una visita specialistica con la sanità pubblica? Vero che quando il medico indica che c’è urgenza e inserisce un codice Rao i tempi si riducono, ma altrettanto vero che aspettare mesi per un controllo, una diagnosi, una cura adeguata per un disturbo, per molti può essere un problema. Se poi l’appuntamento è a sei mesi di distanza è anche inaccettabile.
Ecco alcuni esempi. Problemi di eczemi, nei sospetti, orticarie, psioriasi o qualsiasi altra malattia della pelle? Il primo appuntamento disponibile per una visita dermatologica è per l’11 gennaio 2016 in Primiero. Troppo distante e soprattutto troppo poco agevole raggiungere l’ambulatorio a 91 chilometri di distanza dal capoluogo? Non resta che attendere e chiedere di essere inseriti nella lista d’attesa febbraio a Trento o Rovereto oppure fissare direttamente l’appuntamento per il 18 marzo a Pergine. Privatamente, pagando una cifra che oscilla tra gli 80 e i 120 euro a seconda del professionista, si può trovare posto già la prossima settimana.
Non va meglio a chi ha qualche problema agli occhi o a chi semplicemente intende fare un controllo. Primo appuntamento libero per una visita oculistica è, in dicembre, sempre in Primiero. Per Rovereto la lista d’attesa è per gennaio con l’ambulatorio della dottoressa Peruzini mentre per Mezzolombardo e Trento con la dottoressa Cumer è possibile inserirsi nella lista d’attesa per maggio. Per la visita con il dottor Di Risio, sempre a Trento, la lista d’attesa è quella per agosto 2016. In libera professione i tempi sono ovviamente diversi e a Trento il primo appuntamento disponibile è per il 10 dicembre, ma ci sono anche altre date entro natale. Da mesi, poi, le mamme segnalano problemi per le visite ortottiche a causa della carenze di ortottisti.
Sembra un’impresa riuscire ad ottenere una visita neurochirurgica non a pagamento e si capisce quindi perché, un paziente «spazientito», abbia chiesto un «aiutino» via Facebook per accorciare i tempi direttamente all’assessore Luca Zeni. Primo appuntamento dispobile è a marzo a Cles, mentre a Trento si va direttamente ad aprile.
Va molto meglio per le visite neurologiche dove entro Natale c’è disponibilità sia Trento che a Rovereto, ma anche ad Arco e Tione. Qualche difficoltà, invece, per cardiologia dove se non si va ad Arco o a Felte, bisogna mettersi in lista d’attesa per febbraio.
Chi ha problemi allo stomaco o all’intestino e vuole fissare una visita gastroenterologica si deve mettere l’animo in pace. Primo appuntamento disponibile è per il 10 febbraio a Cavalese. Poi si passa a fine marzo a Rovereto oppure l’8 giugno a Trento.
Sono decisamente più fortunati e hanno visite specialistiche in tempi record coloro che hanno problemi ortopedici. La prossima settimana sono disponibili appuntamenti al S. Camillo, al Villa Bianca e anche al centro servizi sanitari.
Se da una parte, dunque, vertici dell’Azienda sanitaria ha spiegato proprio nei giorni scorsi come hanno riorganizzato l’attività degli ospedali periferici per abbattere le liste d’attesa degli interventi chirurgici e far in modo che le persone non decidano di farsi operare altrove, quello delle visite specialistiche rimane comunque un nodo irrisolto. Un problema che non riguarda naturalmente solo i cittadini e i pazienti. Tra di loro infatti c’è chi attende, chi paga per ottenere privatamente la visita e chi invece aggira il problema presentandosi direttamente al pronto soccorso.