Elisoccorso, aumentano i voli e i costi: i numeri
Il consigliere provinciale Claudio Cia: Bolzano spende un quarto
Sono in costante crescita negli ultimi tre anni gli interventi del Nucleo elicotteri e con essi anche i costi sostenuti dalla Provincia: nel 2014, infatti, sono stati eseguiti 2.983 voli (di questi 2.103 per soccorsi sanitari) con un costo di gestione del Nucleo di 7,553 milioni di euro (a cui si sommano i costi del personale sanitario a bordo degli elicotteri e dei tecnici del soccorso alpino e unità cinofile). I dati sono contenuti nella risposta data dall'assessore Tiziano Mellarini ad un'interrogazione presentata da Claudio Cia. Il consigliere della Civica trentina si era mosso sottolineando come tra Bolzano e Trento il prezioso servizio garantito dal Nucleo elicotteri avesse costi molto diversi in un rapporto addirittura di circa 1 a 4. Secondo Cia «risulta che la Provincia di Bolzano nel corso del 2013 ha speso 2,2 milioni di euro per espletare un totale di circa 2.500 interventi (assicurando l'operatività di 3 basi). E la Provincia di Trento?
I dati forniti da Mellarini mostrano un trend in crescita. Quanto ai costi si passa dai 7,042 milioni di euro del 2012, ai 7,050 del 2013 ai 7,553 milioni dell'anno scorso. Ai costi in crescita corrisponde anche un netto aumento degli interventi: quelli sanitari sono passati da 1.680 del 2013 ai 2.103 del 2014. Considerando anche gli "altri voli" si passa da 2.697 interventi del 2012 ai 2.983 del 2014. Nella risposta di Mellarini si indicano anche nel dettaglio le singole voci di spesa sostenute per mantenere il Nucleo elicotteri: in cima alla lista troviamo i costi del personale (2.990.859 euro); i costi di manutenzione elicotteri (1.893.256); l'ammortamento elicotteri (729.450), le assicurazioni (720.615), il carburante (654.600), spese per corsi (227.840), l'ammortamento fabbricati (167.800), spese per attrezzature e materiali d'officina (132.395); luce, acqua, gas, mensa (99.902); spese per tasse (30.716 euro). A queste spese vanno detratti 94.058 euro incassati per servizi a pagamento. Il costo complessivo supera dunque i 7,5 milioni di euro all'anno.
A queste voci di spesa vanno sommati i costi per il personale sanitario, costi ovviamente lievitati da quando è stato introdotto il servizio sulle 24 ore: il totale nell'anno 2014 è di 1,3 milioni di euro (822.000 per personale rianimatore, 470.000 per personale infermieristico, 46.755 per materiale di consumo). Infine ci sono i costi per i tecnici del soccorso alpino e le unità cinofile. I primi coprono 910 turni (remunerati con una diaria di 250 euro più 50 euro forfettari) per una spesa complessiva di 30 mila euro, le seconde per l'anno 2014 sono costate 46 mila euro.
Il costo complessivo del servizio l'anno scorso si è attestato quindi intorno ai 9 milioni di euro. Secondo Cia le differenze tra Trento e Bolzano «evidenzia - scriveva nell'interrogazione - un disequilibrio al quale è opportuno porre rimedio nell'interesse pubblico. Riferimento concreto per un ragionamento di revisione in questi termini viene offerto non solo dall'esperienza del confinante Alto Adige, che ha espresso un virtuoso percorso di stampo privatistico; oltreconfine fa scuola l'esperienza della Rega svizzera, organizzazione che fa capo ad una Fondazione privata retta e funzionante con regole e criteri di mercato, pur assolvendo con efficienza e professionalità alle sue funzioni».