La neve è scesa fino a quote collinari, ieri in mattinata, imbiancando in qualche caso anche i fondovalle. Le nevicate sono scese anche sotto i 500 metri slm. Poi la temperatura si è alzata sensibilmente e le precipitazioni, a tratti copiose, si sono trasformate in pioggia battente sotto i mille metri, un limite che è andato via via alzandosi fino ai 1.600 dove la coltre bianca ha superato il mezzo metro in particolare sul Brenta (circa 70 centrimetri ieri notte a Madonna di Campiglio), in Primiero e sulle Prealpi; un po' meno la neve fresca sulle Dolomiti settentrionali, con Fiemme e Fassa che misurano 30-40 centrimetri.

In aumento anche il pericolo di valanghe.

Numerose le segnalazioni di automobili in difficoltà, perché non attrezzate con pneumatici invernali né con catene da neve montate.

All'alba di domenica anche un incidente piuttosto serio: un'auto finita fuori strada a Baselga di Piné ha sbattuto contro un palo, feriti i due 19enni che si trovavano a bordo.

Nell'area dolomitica il maltempo proseguirà anche oggi, lunedì, specie al mettino, con cielo coperto e precipitazioni diffuse ma di entità per lo più moderata. I fenomeni dovrebbero via via calare nel pomeriggio e concludersi in serata, salvo poi ricominciare dalla seconda parte della giornata di mercoledì.

Oggi il limite della neve dovrebbe risultare ben oltre i mille metri, salvo eccezioni in alcune vallate dolomitiche.

Questa sera, quando sarà passata l'ondata di maltempo,sopra i 2 mila metri di quota, in alcuni casi sarà caduto oltre un metro e mezzo di neve fresca. A quote più basse, complici pioggia e umidità, lo spessore delal coltre bianca risulterà assai inferiore.

Per domani, martedì, si rpevede una parentesi con il ritorno del sole.