Furto di accessori moda, denunciato un sedicenne
Ladri per sfida, non sicuramente per necessità: sono i ragazzini che vengono periodicamente «pizzicati»
Ladri per sfida, non sicuramente per necessità: sono i ragazzini che vengono periodicamente «pizzicati» dai commessi e dagli addetti alla sicurezza dei negozi Ovs della città mentre tentano di uscire dal punto vendita con merce rubata. Nel negozio di via Pergher, a Trento nord, è stato fermato un ragazzo di 16 anni, trentino: non un teppistello o uno scansafatiche, ma uno studente che ha ammesso di aver fatto una bravata e che ne pagherà le conseguenze.
Il giovane era stato notato aggirarsi nel reparto uomo e, mentre stava uscendo, è suonato l’allarme. I sospetti di un addetto alla sicurezza, che stava controllando a distanza il ragazzo, si sono rivelati fondati perché all’interno dello zaino che lo studente aveva con sé c’erano un zaino ed una cintura presi dagli scaffali. Merce non pagata, dunque. Il ragazzo forse pensava di passare inosservato. Addosso gli è stato trovato anche un tronchesino con cui ha tagliato alcune delle placche antitaccheggio.
Il responsabile del punto vendita ha subito chiamato i carabinieri. L’importo della merce che il sedicenne stava tentando di portar via era di circa 40 euro, ma anche per un solo euro sarebbero state comunque chiamate le forze dell’ordine. La direttiva aziendale è chiara: chi tenta di uscire con merce non pagata viene denunciato, indipendentemente dall’importo. «Per creare un disincentivo» spiega il responsabile del punto vendita, che si trova ogni mese a «gestire» una media di dieci tentativi di furto, per lo più commessi da ragazzi che non hanno ancora compiuto 18 anni, il 50% dei quali sono italiani.
Non si tratta di baby-gang né di giovani «disadattati», come sottolineano sia i negozianti vittime di furto, sia le forze dell’ordine: sono per lo più giovani che rubano per sfida e che poi si trovano con una denuncia penale sulle spalle.