Vescovo, domani l'attesa ordinazione di monsignor Tisi
Il programma della giornata
Per la prima volta un vescovo trentino ordinerà un prete trentino come suo successore. Sta anche in questa novità storica la portata dell'ordinazione del nuovo arcivescovo, monsignor Lauro Tisi, per mano dell'arcivescovo Luigi Bressan, oggi. L'annuncio della nomina del nuovo vescovo era arrivata lo scorso 10 febbraio e oggi saranno almeno un centinaio i giovani che accoglieranno alle 14 il vescovo eletto nel giardino dell'arcivescovado, a pochi passi dalla sua abitazione. Lo faranno con canti accompagnati da chitarre e preghiere. Due di loro, a nome di tutti, proporranno una sintesi dell'operazione ascolto compiuta in Diocesi nelle ultime settimane dal titolo "Se il vescovo Lauro ci chiedesse", un invito a indicare priorità per la Chiesa trentina e disponibilità all'impegno da parte di singoli e comunità. A loro il vescovo eletto rivolgerà un primo messaggio, parlando a braccio.
I giovani lo accompagneranno quindi in un corteo informale in piazza Duomo: sul palco allestito accanto alla Porta della Misericordia saliranno (orario previsto 14.45) le principali autorità e prenderanno in particolare la parola il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, e il presidente della Provincia, Ugo Rossi. A loro risponderà il vescovo eletto con un breve indirizzo di saluto. Cuore della Santa Messa, con inizio alle 15.30, il rito dell'ordinazione episcopale. Momenti chiave: le litanie dei santi con l'eletto prostrato a terra, l'imposizione delle mani da parte del vescovo Bressan e di tutti gli altri 24 vescovi presenti, l'imposizione del libro dei vangeli, la grande la preghiera di ordinazione. Seguono i riti cosiddetti "esplicativi": l'unzione del capo, la consegna dell'evangeliario, dell'anello, della mitra e del pastorale. Pastorale e anello, insieme alla croce pettorale sono segni del ministero episcopale (rappresentano il bastone della guida e il vincolo sponsale con la Chiesa di Cristo).
In cattedrale il vescovo Tisi utilizzerà lo storico pastorale del 1300 del vescovo Hack, in segno di continuità con la storia della Chiesa locale. Il pastorale personale di Tisi (dono dei suoi familiari), così come l'anello (con inciso il Cristo e gli apostoli Pietro e Paolo, dono della mamma Irene) e la croce pettorale (donato della sorella Iva e dai fratelli Loris e Valerio) sono contraddistinti, per volere dell'arcivescovo, dalla massima semplicità. Saranno oltre trecento i sacerdoti presenti in cattedrale, oltre a molti fedeli laici: tanti i convalligiani di don Lauro scenderanno da Giustino, suo paese natale, e dagli altri paesi della Rendena. La liturgia sarà animata dal coro della cattedrale unito per l'occasione ai cori parrocchiali di Giustino e di Spiazzo Rendena e da un gruppo di ottoni.
La direzione del coro è affidata al maestro Paolo Delama, all'organo Stefano Rattini e Saulo Maestranzi, quest'ultimo nipote del vescovo Lauro. Al termine della liturgia il nuovo arcivescovo farà ritorno in piazza Duomo dove, oltre all'abbraccio della gente, riceverà anche un omaggio musicale offerto dal Conservatorio di Trento. A conclusione del pomeriggio di festa, alcuni campanari provenienti da tutta la Diocesi, membri della commissione diocesana campane, proporranno un "campano", facendo risuonare i bronzi della cattedrale: ideale invito al ritorno ai propri campanili. Sono oltre trenta i giornalisti e gli operatori accreditati.
Monsignor Lauro Tisi
Nato a Giustino, in Trentino, il primo novembre 1962, Lauro Tisi ha studiato al liceo classico del collegio arcivescovile come alunno del Seminario minore e ha proseguito gli studi teologici al Seminario diocesano di Trento. Ordinato presbitero da monsignor Alessandro Maria Gottardi, il 26 giugno 1987 per l'arcidiocesi di Trento, ove attualmente risiede. Dal 1987 al 1988 è stato viceparroco a Levico Terme, dal 1988 al 1995 vicerettore del Seminario di Trento, dal 1995 al 2007 padre spirituale e delegato per i sacerdoti giovani. Nel 2007 monsignor Luigi Bressan lo ha nominato vicario generale e moderator curiae dell'arcidiocesi metropolitana di Trento.
Come incaricato vescovile ha sostenuto le attività della comunità delle suore camilliane all'interno dell'ospedale San Camillo di Trento. Monsignor Bressan aveva presentato le sue dimissioni il 9 febbraio del 2015, a 75 anni, per raggiunti limiti di età, e lascia dunque così dopo 17 anni la guida dell'arcidiocesi.