Il sistema adottato da Trentino Trasporti è basato su quattro telecamere digitali per bus che inquadrano tutta l'area interna e registrano fino a sette giorni consecutivi, al termine dei quali le registrazioni vengono sovrascritte. Gli autobus sono stati inoltre dotati di una telecamera posteriore con visore per un aiuto nelle manovre. È nel servizio urbano che si concentra la maggiore evasione; è nei grossi centri, a Trento soprattutto, che sono all'opera i furbetti del ticket.

L'analisi di una giornata tipo dello scorso mese di gennaio, fatta dal Servizio trasporti pubblici della Provincia, diretto da Roberto Andreatta , evidenza infatti una situazione differenziata. Nell'ambito extraurbano, su 47.160 viaggi giornalieri, sono stati individuati «solo» 5.900 viaggi effettuati da passeggeri non muniti di abbonamento, vale a dire poco più del 10%.

Tutt'altro scenario per il servizio urbano a Trento. Qui, su 34.657 viaggiatori, gli abbonati erano meno dell'80% ed il 23% circa (8.379 viaggiatori) era munito di biglietto cartaceo. La conseguenza? La minore percentuale di pendolari, il maggiore utilizzo dei servizi urbani da parte di utenti occasionali e la modalità accesso (incarrozzamento), cioè la salita anche dalla porta posteriore) fanno sì che sui servizi urbani la propensione all'evasione sia di gran lunga maggiore.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"1200106","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"865","width":"965"}}]]

 

Le due squadre di operatori di Trentino Trasporti Esercizio (7 agenti per la zona sud, altri 7 per la zona nord di Trento, affiancati da due agenti della polizia locale) che hanno effettuato controlli nella fascia notturna tra le 19 e 0.30 del 16 febbraio scorso, forniscono un quadro significativo dell'«evasione» e del senso civico tra i cittadini utenti. Complessivamente ( vedi tabella a fianco ), le due squadre hanno controllato 650 passeggeri, pizzicandone 81: per 46 è stato emesso verbale con la sanzione da 80 euro, 35 hanno immediatamente «pagato» 30 euro, mettendosi in regola.

Una percentuale di evasione pari al 12,46%. Ecco il compito delle telecamere: verificare su quali linee l'evasione è maggiore, premessa per controlli più mirati a caccia dei furbetti.