Spaccate nei negozi Sgominata banda serba
Sono partiti dal maxi colpo da 75mila euro messo a segno in una profumeria di Comano Terme
Sono partiti dal maxi colpo da 75mila euro messo a segno in una profumeria di Comano Terme e sono riusciti a scoprire una banda dedita a spaccate in tutto il nord Italia. L’aliquota operativa della Compagnia carabinieri di Riva del Garda, a conclusione delle indagini, ha sgominato un sodalizio serbo-bosniaco (composto da 3 uomini) dedito ai furti ai danni esercizi commerciali, arrestandone 2 in flagranza di reato il 17 marzo a Chiuduno (Bergamo).
Le indagini sono partite dal colpo messo a segno lo scorso 5 novembre presso la profumeria Alpi di Comando Terme, che aveva subito un grosso furto di profumi e cosmetici per un controvalore di 75.000 euro. Gli indizi raccolti dagli investigatori dell’Aliquota operativa con l’ausilio dei colleghi della stazione carabinieri di Ponte Arche permettevano di risalire al veicolo VW Sharan (oggetto di furto nel milanese) «scortato» da una Fiat Punto intestata ad un pregiudicato italiano residente in Lombardia, ma in uso ad un Serbo, pluripregiudicato.
Quindi l’attenzione veniva rivolta alla Fiat Punto che veniva individuata presso un residence di Desenzano del Garda (BS). Le indagini condotte in maniera serrata e non con poca difficoltà, visto che il gruppo si spostava con estrema facilità nelle regioni Trentino Alto Adige - Veneto e Lombardia per effettuare i sopralluoghi (in molte occasioni desistevano nell’eseguire il raid predatorio per la presenza di pattuglie delle forze dell’ordine o dei Corpi di vigilanza notturna) permettevano di raccogliere introvertibili elementi probatori a carico degli indagati per altri sei grossi furti in negozi del nord Italia.
Il 17 marzo, verso le 3, i militari nel Nucleo operativo e radiomobile rivano, impegnati in servizio pedinamento del gruppo criminale a Chiuduno (BG) apprendevano dalla locale centrale operativa della spaccata alla tabaccheria Brio. Immediatamente, la componente operativa, analizzando tutti i fatti reato ha identificato il modus operandi della banda. Infatti, i malviventi, caricata la refurtiva sul veicolo rubato, effettuavano una sosta in vicine aree di parcheggio in attesa dell’arrivo delle pattuglie sui luoghi depredati, mentre i rei all’alba approfittando dell’intensificarsi del traffico cittadino si rimettevano in movimento per recarsi in centro di Milano, utilizzando la Fiat punto come «staffetta-sentinella».
Ma, grazie alla prontezza operativa e al loro fiuto investigativo, alle ore 05,30 venivano localizzate la Fiat Punto e la VW Bora (oggetto di furto) e predisposto un servizio, grazie alla preziosa collaborazione della locale Arma dei carabinieri, per bloccare i veicoli: mentre gli occupanti della Fiat punto venivano immobilizzati il conducente della VW Bora speronava l’autovettura dei carabinieri, abbandonando poco dopo il veicolo e dileguandosi nel vicino quartiere popolare bergamasco.
Gli arrestati sono Ognjen Dragas, 37enne bosniaco, senza fissa dimora in Italia, già noto per reati contro il patrimonio e furti di autovetture (nell’anno 2004 era già stato arrestato dai Carabinieri della Compagnia di Riva del Garda per furto ai danni della cooperativa di Ledro); Sasa Jankovis, 38enne serbo, senza fissa dimora in Italia, anche lui con precedenti per reati contro il patrimonio. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’avente diritto.
Il sodalizio, di esperienza e ben determinato, per l’accesso utilizzava un ariete artigianale ed una mazza da cantiere modificata (avevano saldato una punta di piccone all’estremità per aumentare il potere dirompente) e dei sacchi ai quali avevano applicato un cerchio metallico rigido sull’apertura per essere più veloci a mettere la refurtiva. Il gip di Trento, Francesco Forlenza, nei giorni scorsi, su richiesta del pm Carmine Russo, ha emesso il provvedimento cautelare di custodia in carcere a carico del Dragas per tutti i furti scoperti. provvedimento cautelare di custodia in carcere a carico del Dragas per tutti i furti scoperti.
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