Sono state 5.450 le nascite avvenute nel corso del 2015 fino al 31 marzo 2016 in Trentino.

Nel dettaglio, e nello stesso periodo, sono stati 407 i parti a Arco, 258 a Cavalese, 570 a Cles, 1.217 a Rovereto, 123 a Tione e 2.875 all’ospedale Santa Chiara di Trento.

I dati sono stati comunicati dall’assessore alla sanità, Luca Zeni, in risposta all’interrogazione del capogruppo della Lega Nord Trentino, depositata l’11 febbraio scorso. Zeni ha anche affermato che il ministero della salute ha 90 giorni di tempo per rispondere alla richiesta di mantenere i punti nascita aziendali in deroga agli standard sul numero minimo di parti l’anno, inviata dalla Provincia di Trento lo scorso 2 febbraio.

Per quanto riguarda la fidelizzazione di parti avvenuti nella struttura ospedaliera del comune di pertinenza, Zeni ha riportato che all’ospedale di Cavalese l’84,3% delle neomamme vi ha partorito, il 63,4% a Arco, il 77% a Cles, il 39,8% a Tione.

Infine, in merito alla decisione di cessare l’attività del punto nascita all’ospedale San Lorenzo di Borgo Valsugana, Zeni ha affermato che «non sussistono i presupposti per rivedere la decisione condivisa nell’ambito di un protocollo sottoscritto il 20 luglio 2006 tra l’allora assessore alle politiche per la salute e il presidente del comitato di distretto Bassa Valsugana e Tesino».