Scoperta dalla polstrada di Trento una Bmw «clonata»
Il responsabile della truffa è stato arrestato e l’auto, rubata a Roma due anni fa, restituita al proprietario
La macchina era praticamente nuova: una Bmw X1 tenuta benissimo dal proprietario precedente e messa in vendita come usato garantito in un autosalone a nord di Trento. Ma qualcosa ha insospettito il venditore, un commerciante onesto e di lunga esperienza, che si è subito rivolto alla polizia stradale: gli investigatori hanno scoperto che quell’auto, arrivata attraverso un fornitore campano, era stata clonata, ossia aveva telaio e targa di un mezzo identico in circolazione nel Milanese.
Grazie alle indagini il responsabile della truffa è stato arrestato e l’auto, rubata a Roma due anni fa, restituita al proprietario. L’operazione ha consentito di stroncare un insospettabile canale di commercializzazione di auto rubate, sia in Italia che all’estero, che venivano poi «ripulite» e vendute in tutta la penisola. Si trattava soprattutto di mezzi di un certo livello, ma potevano finire nella rete del riciclaggio anche city car, come una Fiat 500 che era stata sottratta ad una ditta di noleggio di Salerno.
Una di queste macchina è dunque arrivata anche nella nostra provincia. L’aveva prenotata in Campania un commerciante trentino, per proporla ai clienti del suo autosalone. L’acquisto dal rivenditore, 50enne della provincia di Salerno, era avvenuto nella massima trasparenza; la Bmw X1 corrispondeva alla descrizione ed era fornita di tutti i documenti necessari. Ma un particolare, un dettaglio tecnico, non è sfuggito al commerciante trentino che, forte di una certa esperienza nel settore, non ha esitato a rivolgersi alla polizia stradale.
Gli uomini della sezione di polizia giudiziaria della polstrada di Trento, grazie alla segnalazione, si sono messi subito al lavoro partendo dall’incrocio dei dati. Si è dunque scoperto che il mezzo acquistato in Campania era il clone di un suv dello stesso modello e con le medesime caratteristiche, compreso numero di telaio e targa, che stava circolando in provincia di Milano. Si trattava dunque di un’auto duplicata, per nascondere la provenienza illegale: il mezzo era stato rubato a Roma.
I documenti e tutti gli elementi che potevano essere riconducibili alla «vera identità» sono stati cancellati e sostituiti in modo pressoché perfetto con i dati di un’auto gemella. Non è stato semplice scoprire la truffa (e il conseguente riciclaggio di mezzi), perché la documentazione era, di fatto, genuina: il libretto di circolazione ed il certificato di proprietà, ad esempio, erano stati compilati su documenti «in bianco» precedentemente rubati. L’indagine si è chiusa con l’arresto del responsabile del commercio di auto clonate.
Gli agenti della squadra di pg della polizia stradale di Salerno hanno eseguito, nelle scorse settimane, l’ordinanza di custodia cautelare del cinquantenne campano rivenditore di auto e il suo autosalone è stato sottoposto a sequestro preventivo. Oltre alla Bmw X1 arrivata in Trentino, sono risultate di illecita provenienza una Mercedes glk, una Jeep Renegade ed una Fiat 500.
Tra le vittime della truffa anche un calciatore napoletano e sua madre.