Paura attentati, gli operatori turistici locali: «In Trentino molti degli italiani che andavano nelle aree a rischio»
Il ragionamento è freddo, quasi glaciale, ma Luca Libardi, presidente dell'Associazione albergatori del Trentino guarda ai numeri: «Il bacino del Mediterraneo sta vivendo condizioni geopolitiche difficili. Questo significa che tanti vacanzieri - che prima andavano in Turchia, in Egitto, in Marocco o in Tunisia - quest'estate preferiranno stare in Italia. E di questa fetta di persone che sceglierà di non andare troppo lontano, una parte sceglierà - ci contiamo - di venire in Trentino». Insomma le minacce di attentati e la paura delle azioni dell'Isis spingono a restare «in casa».
L'associazione di Libardi conta 1.500 alberghi. A questi se ne devono sommare altri 1100 (al fianco dell'Associazione albergatori c'è l'Unat dell'Unione commercio e turismo, che fa capo a Gianni Bort). «È presto per fare previsioni sull'andamento della stagione estiva - dice Libardi -. Di sicuro il meteo finora non ci ha dato una mano. A questo si aggiunga che nel mese di aprile non ci sono state feste: la Pasqua si è celebrata a fine marzo, i ponti del 25 aprile e del primo maggio sono stati deludenti. Contiamo sul meteo».
A fare professione di ottimismo è Edda Verones, direttrice dell'Apt di Trento, Bondone e Valle dei Laghi. Dice che la vera stagione estiva, soprattutto per il Bondone, comincia con luglio. «Registriamo una impennata dei contatti sul nostro sito internet. È un buon segnale. Significa che le famiglie stanno prendendo in seria considerazione di visitare il nostro territorio». C'è spazio, naturalmente anche per il calcio. Trento ha ospitato il Bayern Monaco under 23. L'ambito di competenza di Verones conta conta 3581 posti letto nel settore alberghiero, mentre nell'extra alberghiero (b&b, affittacamere, agritur, camping, case per ferie) di posti se ne contano 3500. «Anche sul Bondone le cose stanno andando bene». La montagna della città viene apprezzata dai bondoneri doc ma anche da quei turisti che gravitano sulla città.
L'Apt si occupa anche della promozione della Valle dei Laghi, che - dice Verones - ha «un carattere a se stante». Negli anni la valle si è caratterizzata per l'attenzione al turismo sostenibile e al biologico. «Si sta lavorando al Bio Distretto. Il protocollo di intesa è già firmato. C'è tanto interesse da parte degli operatori agricoli al potenziamento della filiera corta e il turista cerca proprio questo». Genuinità, ambiente salubre. Salendo verso Ranzo la vista sul laghi è da mozzafiato, anche se rimane quel «punto nero» che si chiama «impianto Italcementi».
«La situazione è molto delicata, perché ci sono in ballo posti d lavoro» dice cauta Verones. Ma l'impianto - con tutte le difficoltà legate al lavoro - è da tanto tempo visto come una struttura fuori luogo. «Si stanno facendo tutte le valutazioni del caso. So che i Comuni sono molto impegnati nell'individuazione delle soluzioni migliori per la promozione del distretto del biologico. La Cantina di Toblino ha fatto enormi passi avanti in questo settore e anche la popolazione pare molto ben orientata. Si parla di produzione biologica e biodinamica. Si tratta di viti ma anche di ridotte coltivazioni di mele». Di sicuro l'area industriale si fa notare e la sua presenza fa a pugni con l'idea che i cittadini hanno di «oasi biologica».