Il minore ferito dal proiettile La polizia locale in procura
Un ladro diciassettenne ferito da un proiettile sparato da un agente della polizia locale; quattro indagati fra i 16 ed i 17 anni, protagonisti di una rocambolesca fuga a bordo di un'auto rubata che si è conclusa con lo speronamento della pattuglia.
Due procure coinvolte, quella ordinaria e quella dei minori. Un episodio simile a quello accaduto nella notte fra sabato e domenica al Bus de Vela non si era mai verificato in città e la tensione, proprio per l'eccezionalità della situazione, è inevitabile.
Ieri mattina il comandante della polizia locale Lino Giacomoni era in procura: un breve briefing con il pm di turno, Davide Ognibene, per un confronto sull'accaduto, per poi tornare al comando di via Maccani. L'agente che ha sparato nel bosco, mentre inseguiva uno dei quattro giovani in fuga, non è indagato: al momento non è stato aperto alcun fascicolo sull'episodio. Ma non si escludono, a breve, sviluppi per un'ipotesi di reato di lesioni aggravate.
I quattro ragazzi - che hanno fra i 16 ed i 17 anni, vivono a Trento con le proprie famiglie e sono originari di Brasile, Pakistan e Marocco - erano a bordo di un'auto Fiat Qubo rubata a Levico. Non si erano fermati all'alt intimato dalla pattuglia in località Montevideo, facendo scattare l'inseguimento in direzione Riva del Garda, «a velocità folle e zigzagando per non farsi sorpassare» come era stato evidenziato in una nota del Comune di Trento.
Poi lo speronamento, con la pattuglia che si era affiancata e la Fiat Qubo che aveva repentinamente sterzato a destra: dopo l'urto la macchina con a bordo i ragazzi aveva fatto alcuni testacoda ed era finita ruote all'aria. I quattro minorenni avevano tentato la fuga a piedi ed uno di loro, poi identificato come l'autore materiale del furto e conducente del mezzo, era stato inseguito da un agente al limitare del bosco. Il vigile aveva sparato un colpo di avvertimento verso il basso, ma solo parecchie ore dopo, in fase di identificazione e di denuncia del diciassettenne gli agenti avevano scoperto che il ragazzo era ferito. Subito era stata chiamata l'ambulanza.
Formalmente per poter dar l'avvio all'inchiesta è necessaria la querela della persona offesa, ossia del diciassettenne ferito, medicato al pronto soccorso per una ferita al gluteo sinistro giudicata guaribile in una ventina di giorni.
Oppure potrebbe muoversi - e non è escluso che lo faccia a breve - la procura dei minori, inoltrando una segnalazione sull'accaduto: il giovane, che è stato denunciato per furto dell'auto e, in concorso con i tre amici, per resistenza a pubblico ufficiale, nell'episodio è anche vittima.
Nel frattempo la polizia locale sta predisponendo una comunicazione scritta per la magistratura. In una nota del Comune di Trento, diffusa lunedì, veniva precisato che i fatti erano già stati riferiti oralmente alla magistratura, che «gli indagati avevano nei confronti dell'agente che li tallonava comportamenti palesemente aggressivi, tali da minacciare la sua incolumità» e che «l'operato della polizia locale è avvenuto nel rispetto della legge e delle norme che regolano l'uso delle armi per i pubblici ufficiali».