Traffico di migranti: arresti fra Italia, Slovenia e Ungheria
Blitz dei carabinieri del Ros contro un'associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di migranti: quattro gli arresti eseguiti nella notte, con la collaborazione della polizia slovena e ungherese, in Lombardia, Veneto, Slovenia ed Ungheria.
Numerosi i migranti fatti entrare clandestinamente in Italia. Un business, per l'organizzazione, da circa mezzo milione di euro l'anno. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Trieste, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della città friulana.
Due dei destinatari del provvedimento sono stati raggiunti da mandato di arresto europeo a Budapest e a Maribor, in Slovenia.
L'operazione che ha portato agli arresti nasce da un'indagine del Ros che, nell'ambito del monitoraggio dei flussi migratori lungo la cosiddetta rotta balcanica, ha approfondito spunti investigativi acquisiti dalla questura di Gorizia, sviluppandoli in collaborazione con le Polizie slovene, tedesche e ungheresi, coordinate da Europol.
Al centro delle indagini un'associazione a delinquere transnazionale di matrice pakistana, con base logistica nel quartiere di viale Monza-via Padova, a Milano. Qui, tramite la costituzione di società di copertura fittizie, intestate a persone inesistenti e aperte grazie all'uso di documenti falsi, è stato organizzato e gestito il trasporto e l'ingresso clandestino di pakistani, bengalesi ed afgani provenienti dall'Ungheria e diretti in l'Italia e in altri Paesi nordeuropei. In particolare, le indagini del Ros hanno documentato il trasporto in Italia di più di un centinaio di migranti clandestini stipati su furgoni merci - quasi 40 per mezzo - presi a noleggio, preceduti da vetture-staffetta con il compito di segnalare la presenza di controlli delle forze di polizia.