«Ticket per il Pronto soccorso, basta "pizzo"»
La polemica Alotti della Uil: la soluzione è la riorganizzazione non il ticket
Walter Alotti, segretario generale della Uil, critica la politica dei ticket ospedalieri, ribadendo che i problemi del pronto soccorso si risolvono altrimenti. «No al "pizzo" sulle emergenze, si riorganizzi piuttosto la medicina di base, di prossimità», evidenzia il sindacalista.
Sotto accusa l'introduzione dal 1 agosto «dell'ulteriore ticket per le richieste di assistenza presso i pronto soccorso di chi subisce "traumatismi" di rilievo minore rispetto a fratture e patologie che non necessitano di "ausili" particolari non trova d'accordo la Uil del Trentino».
La Uil evidenzia che in un momento storico come questo, «in cui diversi istituti di ricerca e lo stesso ministero della salute affermano che vasti strati della popolazione risparmiano sulla salute: dalle visite specialistiche agli interventi e dalle cure riabilitative ai medicinali, l' Azienda sanitaria e la giunta restringono ancora l'intervento pubblico, in particolare sulle emergenze del pronto soccorso». Emblematico, secondo Alotti, il recente caso del pagamento ticket richiesto per un intervento di estrazione di una zecca ad un ragazzo di Roncafort.
«Si badi bene - dice - dopo anni ed anni di discussione circa la possibilità di riorganizzare la medicina di base provinciale, quella cosiddetta di prossimità, per dare modo ai cittadini così di riuscire, non solo nei giorni feriali, ma anche in quelli festivi e nei notturni di avere accesso alle prestazioni ed ai servizi, magari proprio anche per quelle piccole emergenze che oggi, sembra assillino i pronto soccorso trentini».
Secondo il sindacato «mascherare poi l'operazione annunciando altre esenzioni ed agevolazioni ci sembra puerile, come precisare una maggior azione di appropriatezza del l'esenzione dei ticket per i malati cronici o le puerpere che si dovessero presentare per motivi diversi dalle patologie che prevedono l'esenzione». Ecco perché per la Uil «forse era sufficiente una circolare interna ai "triage" ove si opera all'accettazione dei pazienti».