Ancora scritte spray sui murales di via Verdi
L’opera di Patauner di nuovo imbrattata dai vandali
«La vostra arte è per reprimere e coprire»: la scritta a vernice nera spicca sui murales nel sottopasso di via Verdi. L’opera del restauratore e vignettista Rudi Patauner è stata nuovamente imbrattata.
La prima volta era accaduto la scorsa settimana sui muri che erano appena stati imbiancati per preparare il fondo su cui dipingere. Ad opera quasi conclusa (manca una scritta, che verrà completata lunedì), i vandali sono tornati, «armati» sempre di bomboletta spray.
«Non ce l’hanno con me, ce l’hanno con il fatto che sono state coperte le loro scritte - spiega Rudi Patauner - Credo che per queste persone i murales che stiamo terminando sia una censura del loro pensiero. La loro prima scritta infatti era chiara: “Coprire e zittire i popoli”».
La «disputa», dunque, riguarderebbe gli spazi pubblici attraverso i quali diffondere il proprio pensiero. Prima dell’intervento dell’artista nel grigio sottopasso di via Verdi si leggeva con chiarezza una sola scritta: «No Tav». Gli autori di quel pensiero ora rivendicherebbero il «diritto» di scrivere sui muri.
«Spero che ci sia un armistizio su questo: spazi per scrivere in città ce ne sono - prosegue Patauner - Il murales che stiamo completando è decorativo, la gente che passa è contenta che la zona ora sia meno deprimente di prima, ci ringrazia perché c’è un po’ di colore. Si tratta di un abbellimento e le persone che hanno utilizzato la vernice nera potrebbero anche lasciarlo in pace, dato che non mi sembra così lesivo della libertà di espressione. Ritengo questo scontro inutile, perché nessuno voleva polemizzare con nessuno».
L’opera è composta da quattro sezioni, che mostrano uno scorcio comprendente il palazzo delle Albere e il Muse, l’Uomo Vitruviano di Leonardo, le montagne trentine e tanti libri stilizzati a rappresentare la nuova biblioteca universitaria progettata da Renzo Piano. Quest’ultima sezione è stata imbrattata nella notte fra mercoledì e giovedì.
A fermare i vandali non sono bastate neppure le telecamere installate da Trento Fiere proprio per sorvegliare il murales nelle ore notturne ed il passaggio della vigilanza privata. Ma non tutto il lavoro di abbellimento è andato perduto: il murales è infatti stato trattato con un prodotto antigraffito, una sorta di film steso a pennello per proteggere l’opera. Ieri era già al lavoro una ditta specializzata per asportare le scritte spray. Lunedì Patauner completerà l’opera sul lato delle montagne, con il logo del Comune per la candidatura di Trento a capitale della cultura.