I 90 anni di don Bepi Grosselli Libro e musica a Calavino
Il 27 dicembre festeggerà il suo compleanno ma in valle dei Laghi i suoi compaesani gli faranno festa domenica. Il racconto dell'uomo, del prete e del musicista
Salgono a novanta il prossimo 27 dicembre le candeline per monsignor Giuseppe Grosselli. Dalla vocazione all’ordinazione presbiterale il 29 giugno 1950 «per grazia di Dio, della famiglia e del paese natale» e poi calato perfettamente in mezzo ai giovani, alle acliste trentine, agli operai («la fabbrica è stata la mia università popolare», ammette), dopodiché educatore, musico e, all’età di 65 anni in quel di Montevaccino - confida - «finalmente sono diventato parroco e ho raggiunto l’ambiente naturale del prete».
Introducendo affettuosamente nel suo servizio ministeriale costellato di esperienze umane, artistiche, didattiche e pastorali, ricorda: «Ero en Dordi saputello, en calavin birichin, en ceregot spiazarol e canterin».
La sua Calavino si appresta ad abbracciarlo questa domenica, alle 19, presso il teatro parrocchiale, in occasione della presentazione del libro in cui lui, «servo fedele della Chiesa», ha finito per accettare l’idea di raccontarsi, non senza sprone, come «una vita trentina» in stile non auto celebrativo affidandosi alla penna di Roberta Giampiccolo, sua collaboratrice pastorale per quasi un ventennio.
«Don Bepi, una vita trentina», come vuole il titolo del volume edito da Vita Trentina Editrice, immette il lettore nel vissuto di un pastore umile, schietto, vicino a Dio e agli uomini, una sorta di fratello maggiore da seguire. Pagine da leggere col cuore, da meditare e assimilare, scorrendo le tappe fondamentali di un’esistenza adeguata alla scelta epocale del Concilio Vaticano II di aprirsi al mondo.
E se nella sua festa organizzata dalla Pro loco di Calavino l’emozione lo dovesse privare della parola, là comincerà la musica. «Dove le parole si arrestano, l’uomo non può che cantare», rammenta un noto adagio. I Cori Trentino Lagolo, La Gagliarda e Bella Ciao saranno onorati di volare sulle note musicali con e per il buon pastore Bepi, da sempre convinto che «cantare insieme fa bene alla qualità della vita».