Propaganda Isis sul Web in Italia: indagini
Procede per "proselitismo" la procura di Torino nell'inchiesta nata da una segnalazione della polizia postale subalpina sulla diffusione via internet di materiale a sostegno dell'Isis.
Il reato per cui è stato aperto il fascicolo di indagine è "arruolamento con finalità di terrorismo internazionale", dove i giuristi fanno rientrare le attività di proselitismo che intendono aumentare, potenzialmente, il numero di persone pronte a compiere atti di violenza. Monitorando le piattaforme social, gli specialisti della polizia postale, con l'aiuto di un mediatore di lingua araba, hanno trovato foto e video inneggianti alla jihad: ci sono, fra l'altro, immagini di decapitazioni e di torture a militari. Alcuni dei numerosi "profili" esaminati dagli operatori sarebbero riconducibili a un piccolo numero di persone che risultano domiciliate in varie località italiane.