Esauriti i vaccini contro la meningite B Sanità trentina: morbillo, si alza la guardia
È stato l’ultimo vaccino ad essere introdotto con il nuovo piano vaccini provinciali ed è il primo ad essere esaurito. Stiamo parlando del antimeningococco B.
La meningite fa paura alle famiglie. I casi in Veneto e in Trentino hanno fatto alzare la guardia e spinto molti genitori a vaccinare i loro bambini, anche quelli più grandicelli. La domanda è sempre stata alta negli ultimi mesi fino a quando, nei giorni scorsi, l’Azienda sanitaria ha finito le scorte e si è vista costretta ad annullare decine di appuntamenti già fissati.
«Buongiorno, qui è l’Azienda sanitaria di Trento. Lei ha un appuntamento per suo figlio per il vaccino contro Meningococco B? Mi dispiace, ma dobbiamo rinviare. Sono finite le scorte di medicinale». Questa la telefonata che hanno ricevuto molte famiglie trentine nei giorni scorsi. Una settantina, puntualizza Marino Migazzi, a capo del dipartimento della prevenzione.
«Diamo priorità ai bambini sotto i 12 mesi», si sono sentite rispondere le mamme dalle assistenti sanitarie. «La ditta che ci fornisce i vaccini - spiega Migazzi - ci ha comunicato di aver esaurito le scorte e quindi di non poterceli fornire immediatamente. Dovrebbero arrivare il 6-7 giugno. Il problema riguarda soprattutto Trento, in quanto a Rovereto, ad esempio, hanno ancora un po’ di scorte.
Per tamponare abbiamo anche acquisito 300 dosi dalla Asl di Bolzano, ma dobbiamo restituirle la prossima settimana. Per questo abbiamo annullato gli appuntamenti e garantito i vaccini solo ai bambini entro l’anno di vita».
Già nei mesi scorsi in via Degasperi avevano elaborato delle linee guida sulle priorità. Il vaccino antimeningococco è offerto in maniera gratuita per i nati dopo il 30 giugno 2016. È inoltre gratuito per i bambini fino a 2 anni e per le categorie a rischio. È invece a pagamento dai 3 ai 64 anni.
Secondo il calendario vaccinale, la prima dose di questo vaccino va somministrata nel terzo o quarto mese di vita, seconda dose nel 4°-5° mese e terza dose nel 6°-7° mese. A gennaio, con il forte aumento di domanda, erano stati stabiliti dei gradi di priorità e quindi, per quanto riguarda il Men-B, è stata data priorità alta ai bambini fino al primo anno di vita, priorità bassa per i soggetti dai 3 anni in su. I vaccini Men-B acquistati sono stati 3.600 nel secondo semestre del 2016 e 7.400 nei primi quattro mesi del 2017.
Come era stato ribadito dal ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità, in Italia non esiste una emergenza di meningite in quanto i dati relativi a contagi e decessi non sono sostanzialmente diversi da quelli degli scorsi anni. Nonostante ciò, l’allarme sociale, provocato dalle continue notizie su casi di meningite che si verificano in Italia, ha sortito un’impennata di richieste spontanee dei vaccini contro il meningococco e, nella nostra Provincia, come nel resto del Paese, questa anomala richiesta ha determinato un forte impatto sulla funzionalità dei servizi vaccinali. «Le famiglie saranno richiamate a breve», garantisce Migazzi.
Qualche problema anche per quanto riguarda il vaccino Mpr (morbillo, parotite e rosolia). La piccola epidemia di morbillo scoppiata negli ultimi mesi anche in Trentino ha fatto alzare la guardia facendo diminuire le scorte che ora scarseggiano.