Autobus, stretta dei controlli sui biglietti In sei mesi l'«evasione» si è dimezzata
Nell’arco di soli sei mesi, i portoghesi sugli autobus sono diminuiti drasticamente, grazie alle nuove regole che impongono l’esibizione del titolo di viaggio al conducente ed all’incremento dei controlli sulle tratte.
A dirlo è il responsabile del Servizio di trasporto urbano Andrea Saltori: secondo le ultime rilevazioni, l’evasione è passata dal 4% dello scorso anno all’attuale 1,68%. Un risultato reso possibile dalle nuove regole (tra cui la possibilità di acquistare il biglietto direttamente a bordo) e dall’intensificazione dei controlli, effettuati sia nei giorni feriali, sia in quelli festivi e nelle fasce notturne.
Grazie all’assunzione di dieci nuovi controllori, dal 1 gennaio, sono stati effettuati 22mila accertamenti su tutte le tratte cittadine. Nell’insieme, è stato verificato il titolo di viaggio di oltre 352mila passeggeri.
«In soli sei mesi, e grazie al personale aggiuntivo - ha specificato Saltori - abbiamo ottenuto un grande risultato nel contrasto all’evasione. Il successo è stato possibile grazie alla presenza di dieci nuovi controllori, e dell’intensificazione dei controlli anche nelle fasce orarie notturne e nei festivi».
A giocare un ruolo chiave nel calo dei cosiddetti portoghesi, sarebbero però diversi fattori, tra cui la possibilità di acquistare il biglietto direttamente sul mezzo e l’obbligo di obliterare il titolo sotto gli occhi dell’autista.
«I dieci nuovi controllori ci costano quasi 600mila euro l’anno - ha osservato il consigliere Dario Maestranzi (Patt) -, e la spesa sicuramente non è ammortizzata dalle entrate comportate dai maggiori accertamenti. Per il futuro è meglio puntare su nuove prassi a bordo, sull’esempio di quanto avviene nelle principali città d’Italia».