Telefono alla guida e incidenti Gli studi dimostrano il rischio
I primi studi sugli effetti del cellulare alla guida mostrarono che l'uso del telefonino aumentava il rischio di incidente di circa quattro volte rispetto a chi non lo utilizzava, rischio peraltro non del tutto eliminato dotandosi di auricolari o viva-voce autorizzati dalla normativa, i quali, sì, mantengono libere le mani di stare dove dovrebbero essere, cioè sul volante, ma nulla possono sul calo di attenzione verso la guida che si genera nel momento in cui si è impegnati in una conversazione telefonica.
Gli studiosi hanno capito in fretta la potenziale pericolosità del cellulare, tentazione costante per i guidatori soprattutto dalla diffusione dei complessi e multifunzione smartphone e i primi approfondimenti sono iniziati già vent'anni fa negli Stati Uniti e in Canada. Gli anni sono passati e la tecnologia è corsa veloce come il vento, passando dalle vecchie mattonelle inserite come valigette nelle auto ai moderni smartphone che hanno moltiplicato la frequenza d'uso e la tentazione di non mollarli mai.
Nel 2003 l'Istituto Superiore di Sanità nel rapporto "Aspetti sanitari della sicurezza stradale" riportava i dati di uno studio dell'aprile 2002: un campione di 759 universitari, dai 19 ai 30 anni, rispondeva ad una serie di questionari riferendo di usare il cellulare mediamente 2,5 volte al giorno mentre impegnati alla guida della propria auto. L'11,5% dei ragazzi e il 4,2% delle ragazze dichiarava, e qui una chiara evoluzione rispetto alle sole telefonate, di inviare molto spesso messaggini durante la guida. La preoccupazione degli ordini preposti al controllo è soprattutto per i Millennials, nati con un cellulare, abituati ormai ad usarlo per tutto.
Nel 2016 l'ACI ha condotto una massiccia campagna di sensibilizzazione online rivolta agli automobilisti più giovani proprio sul tema dell'uso del cellulare alla guida, e nell'occasione aveva portato un dato eclatante: il 75%, ovvero 3 incidenti su 4, sarebbero stati causati dalla distrazione e in particolare dall'uso dello smartphone al volante. Quel dato fu contestato al tempo da Asaps ( Associazione amici polizia stradale ) in quanto troppo basso appariva il solo 25% di incidenti restanti da attribuire a tutte le altre cause (alcool, velocità, contromano, per citarne alcuni), ma la stessa Asaps sottolineava la preoccupazione crescente per il fenomeno. Infine, l'ETSC (European Transport Safety Council) nel suo ultimo studio del 2016, stimava che le collisioni stradali direttamente collegate alla distrazione fossero in una percentuale compresa tra il 10 e il 30%.
Le sanzioni previste attualmente dal codice della strada per chi usa il cellulare alla guida vanno da 161 a 647 euro (112 euro se si paga entro 5 giorni) e prevedono la decurtazione di 5 punti (10 per neopatentati). Se nell'arco di due anni si è recidivi, scatta anche la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi. È al vaglio del Parlamento un disegno di legge per modificare il codice della strada e inizialmente il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Riccardo Nencini, aveva annunciato l'introduzione del ritiro immediato della patente per gli automobilisti sorpresi col telefonino. Oggi la situazione è evoluta: la IX Commissione permanente della Camera, lo scorso 5 luglio, ha elaborato un nuovo testo del DDL nel quale l'articolo 11 che riguarda l'uso di dispositivi elettronici durante la guida, non parla più di ritiro immediato della patente ma di raddoppio del periodo di sospensione da due a sei mesi e il raddoppio dei punti sottratti (da 5 a 10) in caso di recidiva. Si andrà in autunno per l'approvazione.