Maltempo in Trentino: si contano i danni E in Val Pusteria costi per 3 milioni

«Niente difese d’ufficio di anomalie evidenti ma non certo così catastrofiche da non potersi correggere, migliorandole in efficienza ed efficacia». Il consigliere provinciale della Civica Trentina, Claudio Civettini, ha presentato una interrogazione in merito ai problemi denunciati sui social network da alcuni cittadini durante la fase del maltempo.

A causa delle migliaia di chiamate che hanno sollecitato la Centrale unica di emergenza, da poco in vigore con il numero unico 112, ci sarebbero stati numerosi problemi a prendere la linea, con tempi di attesa di diversi minuti.

«Protezione civile e vigili del fuoco, sono stati assolutamente eccezionali. Detto questo, quello che invece parrebbe essere andato in crisi alla prima bufera e stato di necessità generale, parrebbe il neo servizio 112 o Centrale unica di emergenza, che da più parti e da fonti ben qualificate, sarebbe andato in crisi per ragioni che non conosciamo e che sono all’origine di codesto atto ispettivo», commenta Civettini.

«Ci sarebbero stati casi - aggiunge - per cui non trovando risposta dalla sede operativa Cue, i cittadini hanno portato con autovetture private pazienti in ospedale».

Civettini chiede che si indaghi sui presunti malfunzionamenti del numero unico di emergenza, «disservizi  - scrive - che evidentemente potrebbero essere stati causati da meccanismi diversi dalla Centrale ma che è serio affrontare nel dettaglio, capirne le eventuali distorsioni, correggerle e trovare soluzioni».

I COSTI DEL MALTEMPO IN TRENTINO

Dopo le gelate della scorsa primavera, per le quali la Provincia di Trento ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità e la siccità nella prima parte dell’estate, si contano ora nuovi danni a seguito degli eventi meteorologici di ieri.

Grandinate e trombe d’aria hanno infatti colpito i frutteti in varie aree del Trentino, accanendosi sulle produzioni che si erano salvate dalle tempeste primaverili.

A fronte della situazione, l’assessore all’agricoltura Michele Dallapiccola ha convocato una riunione con i dirigenti e funzionari del Dipartimento agricoltura per fare il punto e promuovere le iniziative che si rendessero necessarie a sostegno del settore.

Primo passo, la verifica dei danni: a tal fine, l’assessore ha dato mandato alla Fondazione Mach e agli Uffici periferici della Provincia di disegnare un quadro preciso attraverso una ricognizione estesa all’intero territorio provinciale.

«Dalle notizie che arrivano dalle varie zone frutticole - spiega Dallapiccola - emerge un quadro particolarmente grave e preoccupante, che richiede tuttavia di essere confermato attraverso una valutazione attenta e puntuale; certo è che i fatti di ieri hanno aggravato un quadro che era già pesantemente compromesso a seguito delle precedenti gelate e della siccità».

«Oltre al forte investimento finanziario sul profilo assicurativo compiuto in questi anni con grande convinzione dalla Provincia - afferma Dallapiccola - sono stati attivati in collaborazione con Coperfidi dei meccanismi di riduzione del carico finanziario sui mutui delle aziende; molto probabilmente sarà questo lo strumento più importante già attivato e che potenzieremo dopo avere valutato l’effettiva dimensione del problema».

(Nelle foto la chiesa di Canale)

TRE MILIONI DI DANNI IN VAL PUSTERIA

Ammontano a tre milioni di euro i danni, valutati dalla Protezione civile altoatesina, dell’ondata di maltempo che ha investito in particolare la Val Pusteria.

«I corsi d’acqua interessati dalle esondazioni - ha detto il direttore della Protezione civile Rudolf Pollinger - sono oltre una ventina, e le zone più colpite sono quelle dell’Alta Val Pusteria, in particolare nei comuni di Braies, Dobbiaco, Monguelfo, San Candido. Danni si sono registrati anche ad Anterselva, Corvara e Badia».

La situazione più delicata resta quella di Braies: nella frazione di Ferrara ruspe ed escavatori sono ancora al lavoro per ripulire il centro abitato da fango e detriti trascinati a valle per circa 600 metri dal Rio Braies.

Tutte le case e tutti gli edifici sono nuovamente raggiungibili, è stata ripristinata anche la fornitura di energia elettrica e di acqua potabile.

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