Reati in Germania, pena in Italia Così a Trento evita il carcere

Arrestato a Trento per una condanna definitiva pronunciata in Germania, torna libero scegliendo di espiare la pena in Italia dove il trattamento sanzionatorio è più favorevole.

Accade ad un cittadino italiano - origini salernitane, lunga permanenza in Germania e infine domicilio a Trento  - finito in carcere in esecuzione di un mandato di arresto europeo.

Ma la permanenza nel penitenziario di Spini  è durata solo un giorno: sabato scorso la Corte d’appello di Trento, accogliendo le richieste dell’avvocato difensore Andrea Antolini e con il parere favorevole della procura generale, ha disposto la scarcerazione del detenuto. L’uomo dunque attenderà in libertà che dalla Germania arrivi il suo dossier giudiziario così che si possa meglio valutare la sentenza passata in giudicato che, su richiesta dell’imputato, sarà applicata secondo l’ordinamento italiano.

L’uomo, residente a Norimberga, era stato condannato in Germania con sentenza definitiva a 1 anno e 9 mesi per lesioni, minacce e guida senza patente. Rientrato in Italia, e in particolare a Trento dove vive anche il fratello, è stato raggiunto da un mandato di arresto europeo. La procedura prevede che si tenga un’udienza, che potremmo definire di verifica e convalida, davanti alla Corte d’appello competente.

In quella sede l’imputato può accettare l’estradizione oppure opporsi. Sabato l’arrestato ha accettato la sentenza, ma ha rifiutato l’estradizione. La difesa ha fatto pesare i fatto che la guida senza patente in Italia non è più reato mentre in Germania è un delitto. Inoltre il cittadino italiano che sceglie di espiare in Italia una pena inferiore ai due anni inflitta in un altro paese europeo non finisce in  carcere.

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