Pd, Maria Elena Boschi candidabile in Trentino
Potrebbe essere il Trentino ad «assicurare» un posto in Parlamento al sottosegretario alla presidenza del consiglio Maria Elena Boschi. Dopo il passo indietro di Giuliano Pisapia e Angelino Alfano - che spiazzando il segretario del Pd Matteo Renzi hanno annunciato di non essere della partita alle politiche - nulla sembra più essere sicuro.
Per questo sembra che il sottosegretario non si candiderà nella sua Toscana, anche a causa della bufera scatenata dal caso Banca Etruria. Il Trentino potrebbe essere dunque il posto giusto - secondo quanto riportato dall'Huffington Post - dove proporre agli elettori il nome di Boschi: «Per lei - si legge - è iniziata la ricerca di un collegio sicuro e di un paracadute "proporzionale". Si parla della Campania per il collegio e del Trentino per il proporzionale».
Il segretario del Pd trentino, Italo Gilmozzi, cade dalle nuvole ma taglia corto: «Non abbiamo mai parlato con il Pd nazionale di candidature, né per i collegi né per il proporzionale. Quindi di questa ipotesi di Maria Elena Boschi non so nulla, se ci fosse davvero ci penseremo allora». Non sarebbe del resto una sorpresa che in Trentino, che è considerato un territorio più sicuro di altri per il centrosinistra, vengano paracadutati candidati di caratura nazionale e non trentini. È già successo in precedenti elezioni. E anche alle Politiche del 2013 fu imposto come capolista del Pd per la Camera il nome di Gianclaudio Bressa, peraltro già in deroga visto che aveva superato il limite di mandati. L'imposizione di Bressa da parte del partito nazionale ebbe l'effetto di tagliare fuori dall'elezione certa Elisa Filippi, che con Michele Nicoletti si era sottoposta alle primarie a livello locale ed era arrivata seconda dietro proprio a Nicoletti, all'epoca segretario del Pd trentino.
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Se davvero ci fosse Boschi capolista, per la regola dell'alternanza di genere tra le candidature, nella lista per il proporzionale al secondo posto ci sarebbe un uomo. E così Filippi, che questa volta coltiva l'aspettativa di avere una seconda chance, si ritroverebbe terza, se venisse piazzata nel listino invece che in un collegio uninominale, ovvero fuori dalla concreta speranza di conquistare il seggio. In ogni caso, che sia Boschi o un altro big nazionale, è vero che in genere i nomi illustri non vengono candidati in un'unica circoscrizione o collegio uninominale e quindi resta sempre la speranza che scatti l'elezione altrove.