È trentino l'unico sopravvissuto della tragedia di ieri in A21
È trentino l'unico sopravvissuto alla tragedia avvenuta ieri in A21: si tratta di Gianni Giuliani, esperto autista della ditta Firmin di Lavis. L'uomo è vivo per miracolo, spaventato ma al sicuro a casa con la propria famiglia. Ieri pomeriggio ha fatto in tempo solamente a prendere il giubbottoe saltare giù dal proprio camion. «Ha visto le fiamme, è sceso di corsa dal suo camion e si è messo in salvo facendo allontanare le persone», racconta l'amministratore delegato di Firmin. «Ho parlato con Gianni, che mi ha raccontato la scena. Non è ferito ma ovviamente è sotto choc. Lavorando nel settore da anni, grazie anche ai corsi che facciamo, ha capito subito il pericolo ed è riuscito a mettersi in salvo».
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L'INCIDENTE
Restano ancora al momento senza nome le cinque persone morte carbonizzate nell'auto con targa francese che ieri pomeriggio nel tratto autostradale della A21 tra i caselli di Brescia sud e Manerbio è stata agganciata da un mezzo pesante e trascinata contro un'autocisterna carica di benzina che ha preso fuoco.
"D'accordo con l'autorità giudiziaria non saranno fornite le generalità delle vittime fino a quando non sarà completato il riconoscimento di tutte" ha detto in serata la comandante della polizia stradale di Brescia Barbara Barra. "Siamo in contatto con le autorità francesi secondo un protocollo che stiamo seguendo e deve essere ancora completato" ha aggiunto. Dai resti delle cinque persone, tre adulti e due bambini, è stato prelevato il Dna, ora nella mano dei biologi della Polizia Scientifica di Milano, dopo che dal numero di telaio della vettura Kia, gli inquirenti erano riusciti a risalire al proprietario dell'auto immatricolata in Francia.
Riconosciuta invece la sesta vittima, un camionista italo-macedone residente in Piemonte. Era al volante del camion che avrebbe provocato l'inferno sull'autostrada.
"La causa dell'incidente è ascrivibile ad una distrazione del conducente del mezzo pesante che ha tamponato l'auto e poi l'autocisterna" ha spiegato il comandante della Polizia stradale che sta raccogliendo elementi utili all'inchiesta della Procura di Brescia coordinata dal sostituto procuratore Roberta Panico. Insomma l'autista si è distratto, o ha avuto un colpo di sonno e non ha frenato in tempo, travolgendo le auto in coda per un incidente fra due tir avvenuti prima.
È invece tornato a casa, a Trento, l'autista che guidava l'autocisterna e che è riuscito a scendere dal mezzo dopo il tamponamento, rimanendo illeso. In mattinata si è recato dai carabinieri per denunciare lo smarrimento dei documenti bruciati nel rogo. Poi, ancora sotto choc, è rimasto in casa con la moglie.
"Ho visto le persone in auto prima che divampasse l'incendio" ha invece raccontato un testimone dell'incidente che era poco distante, sulla stessa corsia di marcia, dal punto del tremendo impatto. L'autostrada A21 nel frattempo è stata riaperta completamente al traffico in entrambi i sensi di marcia anche se per chi proviene da Sud ancora è previsto un cambio di carreggiata all'altezza del punto in cui è avvenuto l'incidente.
Resterà invece chiuso fino a data da destinarsi il ponte della strada provinciale che collega Montirone a Poncarale e che ieri pomeriggio è stato investito dal rogo che ha inghiottito i mezzi coinvolti nell'incidente. L'ordinanza emessa della Provincia di Brescia resterà valida fino a quando non verrà esclusa la presenza di pericoli per gli automobilisti in transito.