Allarme minori adescati, in cella cinque persone
«Criminalità informatica» declinata alla pedopornografia: è l’emergenza che sta affrontando la polizia postale del Trentino Alto Adige. Dal bilancio 2017 emerge l’allarme minori: quattro persone sono state arrestate per adescamento di ragazzini attraverso i social, un uomo residente in provincia è finito in cella per pedopornografia on line.
Ancora molti, troppi, gli «orchi» che approfittano dell’ingenuità dei bambini e delle persone fragili. Come è emerso dall’indagine «Orco del lago» che lo scorso marzo portò all’arresto di un settantenne accusato di aver adescato una quindicenne con una forte fragilità psicologica e di averla tempestata di messaggi sul cellulare. Negli stessi giorni una vicenda drammatica e scioccante arrivò da Rovereto: tre persone, tutte residenti in regione, vennero arrestate per aver avvicinato un tredicenne attraverso l’utilizzo dei social e per aver abusato sessualmente di lui. Nell’ambito della pedopornografia online, l’operazione «Black Shadow» ha portato a 47 perquisizioni in tutta Italia per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla produzione, divulgazione e detenzione di materiale pedopornografico; 10 sono stati gli arresti, uno dei quali in provincia di Trento.
Sono state 28 le persone denunciate per reati contro la persona commessi attraverso la «rete», dalla diffamazione al cyberstalking, dal trattamento illecito di dati personali alla sostituzione di persona. «Nuova frontiera è l’attività di contrasto alla minaccia cyber svolta dal Centro nazionale anticrimine per la protezione delle infrastrutture critiche di Roma - viene evidenziato - Il continuo scambio di informazioni e la costante attività di monitoraggio si è concretizzata, a livello locale, con la stipula del primo protocollo di intesa con “Informatica Alto Adige”. Convenzioni saranno firmate nei mesi futuri con altre realtà locali».
Riguardo al «financial cybercrime», si registra una sempre maggior evoluzione delle tecniche di hackeraggio: i malware si infiltrano nei computer attraverso tecniche di phishing, nascondendosi spesso in e-mail commerciali. «Le organizzazioni criminali si intromettono nei rapporti commerciali dirottando le somme verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi» spiega il dirigente della polizia postale Sergio Russo. Tre sono le persone finite nei guai in questo ambito. Per le truffe sull’e-commerce e l’indebito utilizzo di carte di credito sono state 110; 360 le segnalazioni ricevute da parte dei cittadini.
Nel 2017, la polizia postale è stata protagonista di 221 incontri nelle scuole della regione. Tra studenti, docenti e genitori sono state coinvolte 32.000 persone.