Trentino, i no vax non mollano: 5 mila irregolari Obbligo snobbato, la copertura sotto il 95%
L'Azienda sanitaria prosegue con le chiamate dei bambini non vaccinati, ma i genitori No vax tengono duro e quello che ipotizzavano molti, ossia che il prendere l'appuntamento fosse solo un sistema per guadagnare tempo o semplicemente per spiegare le loro rimostranze nei confronti di un obbligo che non condividono, sembra essere confermato. Tanto che 5.500 soggetti non hanno contattato la stessa Azienda.
Ad agosto 2017, quando è entrato in vigore l'obbligo vaccinale, per quanto riguarda la classe di età 0-6 anni i bambini non conformi erano oltre 4 mila. A oggi sono più di 3 mila. Più di 2 mila, infatti, non si sono fatti vivi. Silenzio assoluto. Altri 1.950 genitori di bambini in questa fascia di età hanno contattato, attraverso il Cup-online, l'Azienda sanitaria prenotando la vaccinazione. «Tutti sono stati invitati ed è previsto il completamento di questo gruppo entro il 15 febbraio. Sempre in questa fascia di età, a fine anno risultavano invitati 1.202 bambini di cui 230 (19,1%) sono stati vaccinati», scrive in una nota l'Azienda sanitaria.
Numeri decisamente bassi che denotano una forte resistenza. «È improbabile che anche lo scorso anno sia stato raggiunto l'obiettivo della copertura vaccinale al 95% che assicurerebbe l'effetto gregge», commenta l'assessore alla salute Luca Zeni. Per quanto riguarda la classe di età dai 6 ai 16 anni ad agosto 2017 risultavano non conformi circa 9.500 ragazzi. Al 31 dicembre 2017 hanno contattato l'Azienda sanitaria i genitori di oltre 6 mila di essi. Altri 3.500 invece non si sono mossi. In questa prima fase, che si è conclusa al 31 dicembre scorso, gli uffici del dipartimento prevenzione si sono concentrati sugli adolescenti nati nel 2001, invitando 697 sedicenni con un'adesione alla vaccinazione di 451 di essi e un tasso di adesione del 64,7%. Inoltre, 100 ragazzi tra i 6 e i 15 anni si sono sottoposti spontaneamente alla vaccinazione. I restanti ragazzi in questa fascia di età, per un totale di oltre 5 mila già prenotati, saranno invitati alla vaccinazione entro il mese di marzo.
I genitori dei bambini convocati per la somministrazione delle vaccinazioni mancanti che non hanno accettato di far vaccinare i propri figli o che non si sono presentati all'appuntamento, riceveranno una raccomandata con l'invito ad un colloquio informativo a partire dalla seconda metà di febbraio. In ogni caso sono ben diverse le conseguenze a seconda dell'età. Per i piccoli nella fascia 3-6 anni, ossia i piccoli che frequentano la scuola dell'infanzia essere conformi agli obblighi vaccinali è condizione per poter frequentare le materne. Per gli altri la vaccinazione non è vincolante per la frequenza scolastica ma non essere in regola comporterà una sanzione pecuniaria.
In provincia di Trento la diminuzione dei vaccini è analoga a quella nazionale: a partire dal 2013 le coperture vaccinali per polio, difterite, tetano ed epatite B registrano valori inferiori al 95%, ancora più bassi i valori percentuali di morbillo e rosolia, al di sotto del 90% (altri dettagli nel pezzo a fianco). L'obiettivo è contrastare il calo delle vaccinazioni e l'insorgenza di epidemie, come quelle attualmente in corso in Italia con 4.885 casi di morbillo tra i quali si sono registrati quattro decessi. I dati sulle coperture vaccinali 2017 non sono al momento disponibili. Sono in corso di elaborazione e saranno pronti attorno alla metà di febbraio.
Attualmente è in corso una raccolta di firme per sostenere una petizione che prevede di lasciar almeno finire l'anno ai bambini non vaccinati per evitare che le scelte dei genitori ricadano pesantemente sui bisogni di socialità dei più piccoli.