Adescava minori sui social, arrestato un impiegato di Trento
Stringeva amicizie sui social con l’obiettivo di adescare minorenni. Un impiegato di 42 anni di Trento è stato raggiunto lunedì da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta del pm Davide Ognibene. L’indagine è stata condotta dalla polizia postale del Trentino.
Stringeva amicizie sui social con l’obiettivo di adescare minorenni. Un impiegato di 42 anni di Trento è stato raggiunto lunedì da un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta del pm Davide Ognibene. L’indagine è stata condotta dalla polizia postale del Trentino.
Il provvedimento è arrivato dopo l’attenta analisi del materiale informatico sequestrato all’uomo nel corso di un’indagine partita lo scorso anno dalla segnalazione di una madre che si era accorta di strani comportamenti del figlio, minorenne. Gli investigatori della polizia postale avevano scoperto che il ragazzino aveva stretto amicizia on line con il 42enne. «Amicizia che si era concretizzata in una serie di incontri, a sfondo sessuale, avvenuti in zone pubbliche appartate, tra l’adulto ed il minore» evidenziano gli investigatori, che riuscirono a ricostruire alcune conversazioni allarmanti tra l’uomo e la vittima. Dall’analisi dello smartphone del ragazzo era stato possibile capire date e luoghi degli incontri fra i due. A seguito dell’attività investigativa, ad aprile 2017 l’adescatore era stato arrestato in esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Rovereto.
La successiva analisi degli «investigatori del web» sui dati telematici presenti sui dispositivi utilizzati dall’indagato aveva permesso di scoprire la presenza di numerose altre tracce di conversazioni con minori. In particolare, era emersa un’amicizia, sviluppatasi sempre attraverso i social, tra il dicembre 2016 ed il febbraio del 2017 con un altro minorenne. Anche in questo caso di trattò di un rapporto abilmente condotto dall’adulto, con il ragazzino che venne indotto ad utilizzare la webcam per incontri hard attraverso i social.
«L’obiettivo dell’adescatore seriale era quello di incontrare il minore nel mondo reale ed avere rapporti sessuali illeciti - evidenziano gli investigatori della polizia postale - Dalla precisa testimonianza assistita del minore è stato possibile appurare che solo per un imprevisto, intervenuto all’ultimo momento, l’incontro tra i due, che sarebbe dovuto avvenire nel mese di febbraio 2017, non si era concretizzato». Di qui la nuova ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 42enne impiegato