Sempre più volontari alla guida delle ambulanze
Se la carenza di medici può essere attribuita ai bassi numeri dei laureati e degli specialisti nelle varie discipline ormai contese dalle diverse Aziende sanitarie, la carenza gli autisti di ambulanza è già meno «giustificabile». Eppure L’unità operativa di Trentino Emergenza ha previsto che per coprire i turni nel periodo compreso tra giugno e novembre mancano venti operatori specializzati-autisti e per garantire al personale dipendente di poter fare dei riposi e delle ferie è stato deciso di appoggiarsi alle associazioni di volontariato. Quasi 10 mila le ore che si chiede di coprire alle associazioni.
«Il dipartimento Risorse umane dell’Azienda ha avviato le procedure concorsuali finalizzate alla selezione di autisti di ambulanza - si legge nella delibera che autorizza la copertura straordinaria di turni di ambulanza da parte delle associazioni di volontariato - ma l’assunzione non potrà realisticamente avvenire prima del mese di novembre, oltre alla necessità di un periodo di formazione dei nuovi operatori».
Considerato che l’emergenze non si fermano e i malati non possono aspettare l’Azienda ha incontrato i componenti del tavolo tecnico delle Associazioni di volontariato di trasporto infermi a cui è stato appunto spiegata l’esigenza di coprire i «buchi» di personale di varie postazioni, per un massimo di 9.554 ore. L’accordo prevede la messa a disposizione di ambulanze, nel numero concordato e nelle postazioni richieste, con personale preparato secondo la normativa vigente. Il tavolo tecnico si farà carico, una volta concordato con l’Azienda un calendario operativo, di coordinare la distribuzione dei mezzi nelle postazioni, inviando mensilmente all’Azienda la turnistica predisposta e le associazioni che operano nei vari turni.
L’Azienda ha offerto, per la messa a disposizione di un’ambulanza con due operatori nella postazione di lavoro 40 euro all’ora, ridotta a 20 a ora nel caso di autosanitaria con un operatore e mezzo escluso. A questo va aggiunto il pagamento dei chilometri effettuati nell’orario di servizio a tariffe da convenzione.
La spesa complessiva prevista è dunque di circa 320 mila euro ai quali vanno aggiunti 25 mila euro per il rimborso chilometrico.
Da tempo per coprire alcune postazioni il servizio veniva affidato alle varie associazioni, ma i numeri 2018 fanno quasi pensare ad un cambio di direzione con un soccorso in alcune zone sempre più affidato ai volontari.