Un ragazzo brillante, studioso, che aveva cercato all'estero la propria strada per poi tornare in Italia con un bagaglio di esperienza in più. Juri Miorandi, 33 anni, non potrà vedere sbocciato il frutto dei suoi sacrifici: il suo cuore ha smesso di battere nella notte tra mercoledì e giovedì a casa della zia, a Lavis. È stata proprio la donna a fare la drammatica scoperta ieri mattina.

Voleva svegliare il nipote, è entrata nella stanza e l'ha trovato nel letto immobile. Il suo corpo era già freddo. È addolorata zia Serena. «Avevamo cenato insieme la sera, nel pomeriggio ci eravamo organizzati per il giorno seguente, per le cose da fare» racconta. 

Juri stava affrontando un periodo difficile, come può capitare nella vita. Era tornato solo da alcuni mesi da Londra, dove ha vissuto negli ultimi 13 anni. Il cambiamento, d'altronde, è stato forte: dalla frenesia della vita della City alla tranquillità del Trentino. Nella sua città d'origine aveva deciso di tornare per ricominciare. Si era trasferito a Lavis solo da tre mesi, ma la sua infanzia e adolescenza le ha trascorse a Mattarello. Poi gli studi al Tambosi e a 20 anni il coraggio di fare i bagagli, di salutare la famiglia ed i coetanei, e di partire per l'Inghilterra.