Incidenti sul lavoro, 571 lavoratori menomati nel 2017 Da gennaio 2018 già 3 morti e 7 feriti gravi
L’anno scorso in Trentino ci sono state 8.945 denunce di infortunio sul lavoro. Il dato è in crescita per il secondo anno consecutivo dopo anni di calo: nel 2017 l’incremento è dell’1,6%, nel 2016 era stato del 4%. Gli incidenti mortali sono stati 7 rispetto ai 12 dell’anno prima. In questo ambito, gli infortuni accertati dall’Inail sono 4.949, in calo sui 5.024 del 2016. L’esito mortale è stato accertato in 5 casi, mentre sono 571 i lavoratori menomati in diverso grado (erano 708 nel 2016). Non sono ancora disponibili i dati Inail dei primi mesi 2018 a livello provinciale, ma la rilevazione informale degli incidenti fatta dall’Anmil, l’Associazione Mutilati e Invalidi del Lavoro, conta da gennaio in Trentino 3 morti e 7 infortuni gravi. Ieri Fiom Cgil e Uilm Uil hanno proclamato 4 ore di sciopero per la sicurezza sul lavoro.
Mercoledì a Roma è stata presentata la Relazione annuale dell’Istituto per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Nel 2017 a livello nazionale sono state accertate 617 morti sul lavoro a fronte delle 1.112 denunce arrivate. Con i 34 casi ancora in istruttoria si arriverebbe a 651 morti, in calo del 2,8% rispetto ai 670 del 2016, al minimo storico dal 1951. Nei primi cinque mesi di quest’anno, tuttavia, le denunce di infortunio mortale sono tornate a crescere del 3,7%. Le denunce complessive di infortunio nel 2017 sono state 641.000, in linea con il 2016, e ne sono state riconosciute sul lavoro 417.000.
In Trentino l’anno scorso più del 90% delle denunce sono riferite a infortuni in azienda e meno del 10% nel tragitto tra casa e lavoro, un trend stabile negli ultimi anni. Nell’industria e servizi le denunce sono 6.526, in aumento del 2,4%. Nella sola industria, edilizia compresa, l’incremento sale al 5%. In agricoltura gli infortuni denunciati sono 771, in aumento del 2,9%. Nel settore pubblico si contano 1.648 incidenti, in calo del 2,1%.
Tra gli infortuni accertati, invece, 4.437 sono in occasione di lavoro e 512 in itinere. Complessivamente 4.373 casi, l’88% del totale, non hanno provocato menomazioni nel lavoratore o lavoratrice coinvolta mentre 571 l’hanno provocata. Tra essi, 86 casi riguardano stranieri extracomunitari. Ci sono 344 infortuni in cui i lavoratori hanno subito un grado di menomazione inferiore al 5%. In 191 casi la menomazione va dal 6 al 15%, in 25 casi arriva fino al 25%, in 9 casi fino al 50%. Due casi vedono una menomazione superiore al 50%, come nel 2016. Tra i lavoratori menomati, 436 sono nell’industria e servizi, di cui 83 nell’edilizia, rispetto ai 530 dell’anno prima, 96 sono in agricoltura (111 nel 2016), 39 nel settore pubblico (44 nel 2016).