Record di turisti in Trentino: 2 milioni in 5 mesi Investiti in hotel e resort quasi 100 milioni di euro
Il sistema ricettivo trentino fa boom. Nei primi cinque mesi del 2018 sono arrivati in provincia oltre 2 milioni di turisti con più di 10 milioni di pernottamenti, in crescita dell'8%. La stagione invernale, già record, aveva visto un incremento del 6%. Nell'intero 2017 gli arrivi erano aumentati del 5%, le presenze (pernottamenti) del 3,3%. L'accelerazione è trainata da valli come Fassa e Primiero (+11%), ma anche dalle città: Trento vede un balzo del 10,7%, Rovereto dell'11,2%.
In questo quadro gli alberghi trentini si stanno rafforzando e le catene partecipate da società del territorio stanno scalando le classifiche nazionali. Nel 2017 gli investimenti in hotel e resort in provincia si sono avvicinati ai 100 milioni di euro. Th Resorts di Isa e Cassa Depositi e Prestiti, dopo aver preso in gestione il Golf Hotel Campiglio, «salva» l'ex Valtur di Marilleva. La Blu Hotels del rivano Nicola Risatti cresce del 5% con 63 milioni di giro d'affari. E alle Albere, dove Nh Hotel vede il fatturato salire del 12%, arrivano nella società di gestione gli altoatesini Gasser, la concessionaria Iveco di Bolzano.
Secondo gli ultimi dati dell'Ispat, l'Istituto provinciale di statistica, tra gennaio e maggio negli alberghi del Trentino si registrano 1 milione 325 mila arrivi, in crescita del 7,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, e 5 milioni 395 mila presenze, in aumento del 6,6%. Arrivano soprattutto turisti italiani, 795 mila +8,5% con 2,8 milioni di pernottamenti (+7,6%), ma anche 530 mila stranieri (+6,3%) con 2,6 milioni di presenze (+5,5%). Dopo l'eccellente stagione invernale, aprile ha visto una battuta d'arresto, anche perché la settimana di Pasqua era in marzo, mentre maggio, favorito anche dalle manifestazioni, ha registrato il miglior risultato tra i primi mesi col +24% di arrivi e +18,9% di presenze.
Gli esercizi complementari, cioè villaggi turistici, campeggi, ostelli, agritur, fanno ancora meglio. Nei primi cinque mesi dell'anno gli arrivi sono 299 mila, divisi a metà fra italiani e stranieri, in crescita del 14,2%. I pernottamenti sono 1 milione 356 mila, in aumento del 14,3% e qui prevalgono gli stranieri (738 mila contro 617 mila) che in media restano più giorni degli italiani. In tutto quindi le imprese turistiche accolgono tra gennaio e maggio 1,6 milioni di turisti (+8,8%) con oltre 6,7 milioni di presenze (+8%).
Per quanto riguarda invece il comparto non imprenditoriale, i dati sono aggiornati ad aprile e vedono 189 mila arrivi e 1,2 milioni di pernottamenti negli alloggi privati e 387 mila ospiti con 2,2 milioni di presenze nelle seconde case. In entrambi i rami c'è una netta prevalenza di turisti italiani. I primi tre mesi dell'anno sono in crescita, ad aprile anche gli appartamenti vedono una battuta d'arresto.
Nel 2017, dice il recente rapporto di Scenari Immobiliari e Castello sgr, il fatturato del mercato immobiliare alberghiero ha raggiunto in Italia i 2,75 miliardi (+14,6%). In Trentino l'anno scorso 40 imprese alberghiere hanno presentato in Provincia domanda di contributo per 71,8 milioni di investimenti superiori ai 300 mila euro. A questi vanno aggiunti il centinaio di domande per interventi di dimensioni minori, la quota Marilleva dei 43,5 milioni messi sul piatto da Cassa Depositi e Prestiti, la società pubblica che gestisce il risparmio postale, per acquisire i resort Valtur, i 5,5 milioni investiti dal Fondo Strategico Trentino Alto Adige (Province, Laborfonds, Itas, Volksbank) e i 5 della Finanziaria Trentina (vedi sotto) nel nuovo Lefay Resort & Spa Dolomiti di Pinzolo del gruppo Leali, complesso da 60 milioni la cui realizzazione è partita da qualche mese. Il totale degli investimenti turistici si avvicina così ai 100 milioni.