«Un tesserino taglia-code per i disabili e chi li assiste»
La signora Maria Abate è mamma di una donna fortemente disabile. Sono 49 che la accudisce ma ora ha deciso lanciare un appello. Non vuole soldi, non vuole più assistenza ma chiede una cosa che a suo dire amministratori e politici avrebbero dovuto garantire già da tempo: un tesserino «taglia-code» per le persone fortemente disabili e i familiari che devono accudirli.
«Stamattina mi sono recata al Caf per la documentazione che riguarda la famiglia e quindi anche mia figlia - racconta la donna - e ho dovuto attendere tre ore. Io mi chiedo perché una persona come me, che deve accudire un invalido al 100%, non debba essere garantita la priorità. Tutti hanno fretta ma io devo correre a casa perché mia figlia si alimenta artificialmente e quindi non posso ritardare».
La signora, che abita ad Aldeno, dice di aver bussato alle porte di vari uffici in Azienda sanitaria e in Provincia, ma di non aver ottenuto risposte. «Io credo che se nessuno ha pensato ad un tesserino salta-code per chi, come me, è in difficoltà, è solo perché non ha mai avuto questo tipo di problema. A volte sono costretta a lasciare mia figlia in macchina ad aspettarmi. Basterebbe così poco per agevolare la vita a noi che accudiamo queste persone».