Ancora vandalismi in centro storico Imbrattate le serrande di «Mica Male»
Ancora vandalismi in centro storico: a farne le spese, questa volta, è stato il titolare della boutique di moda «Mica Male», all'angolo tra via Roggia Grande e via Mantova, nel cuore del capoluogo.
Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, un giovane armato di bomboletta spray ha preso di mira la serranda del negozio, trasformandola in una sua personalissima e discutibile «tela» e imbrattandola con alcune scritte.
Nella mattinata di sabato 4 è toccato al titolare della boutique, Alessandro Cavagna, fare la spiacevole scoperta. Con i danni che non si sono limitati alla serranda, ma hanno interessato anche le vetrine e la porta d'ingresso, dato che la protezione metallica ha dei fori, attraverso i quali la vernice è finita anche sul vetro retrostante.
Ad immortalare le malefatte del giovane è stata una telecamera di sorveglianza installata poco lontano: l'impianto ha ripreso il ragazzo, entrato in azione verso le 3.15 del mattino di sabato. Dalle immagini lo si vede arrivare all'incrocio e, con nonchalance, dopo essersi assicurato che non arrivasse nessuno, estrarre la bomboletta e dedicarsi al danneggiamento, per poi allontanarsi, addirittura non prima di aver immortalato il tutto con il proprio smartphone, come pare trasparire dai fotogrammi del filmato, che sarà ora consegnato da Cavagna alle forze dell'ordine in sede di denuncia: uno strumento importante per permettere a chi ora dovrà occuparsi delle indagini di risalire all'identità del giovane, dato che dalle immagini è riconoscibile in maniera piuttosto netta.
Quello ai danni del «Mica Male» è purtroppo solo l'ultimo di una lunga serie di danneggiamenti ai danni di negozi, abitazioni private ed arredi presenti in centro storico. Poco lontano, solo qualche mese fa, in via Roggia Grande erano state danneggiate le fioriere all'esterno di un altro negozio, ma l'elenco degli esempi di precedenti in zona è lungo.
Atti incivili figli a volte dell'ubriachezza di gruppi di persone ma - come appare evidente da questo episodio - spesso frutto anche della lucida e deliberata volontà di danneggiare cose altrui o a disposizione della collettività.
«Purtroppo è sempre più frequente notare come i ragazzi, anche solo per riempire il loro tempo, si mettano a imbrattare o danneggiare vetrine, muri e così via. È una tendenza che non può che lasciare l'amaro in bocca, con tanta rabbia», commenta Cavagna, che è quantomeno riuscito a ripulire le vetrine dai segni di vernice, dopo essersi armato di tanta pazienza oltre che di olio di gomito.