Trentino, quasi 900 famiglie hanno perso la casa
Tra metà 2017 e metà 2018 in Trentino 889 famiglie hanno perso la casa, il capannone, l'immobile produttivo che avevano in proprietà o in affitto. Il dato è di poco inferiore (-1%) agli 898 casi registrati tra il giugno 2016 e il giugno 2017 e resta nettamente superiore agli 848 dell'anno precedente (2015-2016). Nei dodici mesi in questione, ci sono stati 402 provvedimenti di sfratto definiti, in calo del 7,6% rispetto all'analogo periodo precedente, e 487 esecuzioni immobiliari, in crescita del 5,2%. La situazione sta peggiorando nel circondario di Trento, mentre i casi diminuiscono al tribunale di Rovereto. Al 30 giugno 2018 restano aperti 1.437 pignoramenti immobiliari e 62 provvedimenti di sfratto, per un totale di quasi 1.500 famiglie a rischio.
Il quadro aggiornato dell'emergenza casa e capannoni delle imprese, in genere piccole, è contenuto nella relazione di inaugurazione dell'anno giudiziario tenuta il 26 gennaio scorso dal presidente della Corte d'appello di Trento Gloria Servetti . I dati sono riferiti all'anno giudiziario che va dal 1° luglio di un anno al 30 giugno di quello successivo. Secondo Servetti, il contenzioso civile vede una contrazione delle sopravvenienze, cioè dei nuovi procedimenti, che nel caso delle esecuzioni immobiliari è del 10%. I nuovi casi sono dunque meno degli anni scorsi, mentre l'alto numero di procedimenti definiti deriva dall'onda lunga della crisi.
I nuovi procedimenti per convalida di sfratto a Trento sono 281, cioè 40 in meno (-12,5%) dei 321 dell'analogo periodo precedente. I procedimenti definiti, che danno luogo all'esecuzione dello sfratto nei confronti dell'inquilino, sono 276, anch'essi in calo (-9,8%) rispetto ai 306 del 2016-2017. A fine periodo restano pendenti 40 provvedimenti contro i 34 dell'anno prima.
Nel circondario di Rovereto, i procedimenti sopravvenuti, cioè i nuovi provvedimenti di sfratto, sono 133 rispetto ai 137 precedenti (-2,9%) mentre gli sfratti definiti tra metà 2017 e metà 2018 sono 126 rispetto ai 129 dell'analogo periodo precedente (-2,3%). A fine giugno i provvedimenti pendenti sono 22 rispetto ai 15 dell'anno prima.
Da qui il dato complessivo in diminuzione degli sfratti: -9,6% nei sopravvenuti, -7,6% nei definiti. Le ultime cifre del ministero dell'Interno, riferite al 2017 ( l'Adige del 15 giugno 2018), parlavano a proposito del Trentino di calo dei provvedimenti (-6,5%) ma di aumento delle esecuzioni (+16,4%). Più del 90% degli sfratti è per mancato pagamento dell'affitto, cioè per morosità, che in grandissima parte è incolpevole, deriva cioè da effettive difficoltà economiche dell'inquilino.
Per quanto riguarda le esecuzioni immobiliari, a seguito delle quali si perde la proprietà dell'immobile, si registra un calo dei procedimenti sopravvenuti ma non di quelli definiti. Al tribunale di Trento fra metà 2017 e metà 2018 i nuovi procedimenti sono 323 rispetto ai 384 dell'anno precedente (-15,9%). I pignoramenti definiti, invece, passano da 321 a 371, con un incremento del 15,6%. Al 30 giugno rimangono pendenti 1.098 esecuzioni, rispetto alle 1.130 di metà 2017.
A Rovereto le nuove esecuzioni immobiliari sono 111, in questo caso in aumento (+11%) rispetto alle 100 dell'anno prima. I procedimenti definiti, viceversa, sono inferiori al periodo precedente, passando da 142 a 116 (-18%). A fine periodo sono pendenti 310 esecuzioni rispetto alle 307 del giugno 2017.
Nel complesso a Trento in un anno perdono l'immobile in affitto o in proprietà 647 famiglie, il 3,2% in più delle 627 dell'analogo periodo precedente, mentre a Rovereto sono 242, il 10,7% in meno delle 271 dell'anno prima.