Disco orario «motorizzato»: automobilista finisce nei guai
Dovendo lasciare la sua auto in sosta per gran parte della giornata, un uomo impiegato in una delle attività commerciali di Madonna di Campiglio aveva pensato di aver trovato la soluzione giusta per non dover pensare alle tariffe per il parcheggio: un disco orario «motorizzato», dotato sul retro del meccanismo di una sveglia alimentato a batteria per poter far scorrere, in maniera impercettibile ma inesorabile, la rondella dell’ora di inizio sosta con lo scorrere dei minuti.
Un escamotage non certo nuovo e già in passato «smascherato» da personale delle forze dell’ordine un po’ in tutta Italia, ma l’uomo aveva pensato che in Rendena, nel pieno della stagione turistica invernale, la cosa sarebbe passata inosservata.
Purtroppo per lui, invece, gli agenti del corpo della polizia locale di Pinzolo e Madonna di Campiglio, dopo qualche giorno, hanno capito che qualcosa non quadrava in quella vettura costantemente parcheggiata nello stesso stallo e che esponeva sempre un disco orario impeccabile, dal punto di vista della regolarità della sosta.
Sono così iniziati gli appostamenti: dapprima per scoprire quando il proprietario dell’auto sarebbe uscito a dare una sistemata al disco orario. Poi, una volta chiaro che nessuno raggiungeva l’auto per la «regolazione», per fare luce sul funzionamento dell’apparecchio. Una volta acclarato che la rondella si muoveva autonomamente, gli agenti coordinati dal comandante Filippo Paoli hanno così atteso il ritorno alla vettura del proprietario, contestandogli l’irregolarità.
Ha rischiato di finire nei guai anche per truffa aggravata, ma se la caverà pagando il (salato) conto del cumulo delle multe che avrebbe ricevuto una volta esaurito il tempo della regolare sosta, per ciascun giorno di sosta irregolare che gli verrà contestato, in base al comma 6 dell’articolo 157 del Codice della strada e secondo le sanzioni pecuniarie previste per la sosta vietata, pari ad almeno 42 euro per ciascun episodio contestato.