La mozione dei consiglieri M5S Un «bordello» all'hotel Panorama
Sarà stato forse il recente re-styling della Busa degli orsi, che rende certamente più suggestivo il luogo, o magari la presenza di una comoda funivia simbolo di mobilità green, altro pallino storico dei pentastellati. Certo è che ai consiglieri comunali Andrea Maschio, Paolo Negroni e Marco Santini il sobborgo di Sardagna deve risultare particolarmente d’interesse se sono addirittura arrivati a inserirlo in una mozione in cui si sollecita il Comune, e per transitività anche la Provincia, a muoversi per la riapertura delle case chiuse.
Dove dovrebbe sorgere, secondo i grillini, il «centro legalizzato per la pratica del meretricio»? Nell’abbandonato hotel Panorama, naturalmente. «Struttura mai seriamente presa», e qui si tronca improvvisamente il quarto e ultimo punto dell’atto politico, anche se possiamo immaginare che dopo vi fosse «in considerazione».
La mozione è datata 29 ottobre e ha come tema, per l’appunto, la legalizzazione della prostituzione: questione che, a dire il vero, vede le posizioni dei Cinque Stelle in buona compagnia, considerando che anche la Lega Nord ha depositato un atto di tenore analogo (ma risparmiando l’amena frazione da progetti «a luci rosse») che verrà discusso congiuntamente. Nel loro documento i grillini ipotizzano che in Italia, tassando questo giro, si troverebbe la copertura economica per abolire l’Imu, e riportano poi una serie di esempi - tutti ben documentati - di altri paesi europei in cui il meretricio legale è già realtà. Visto come ci si regola nel resto d’Europa, i pentastellati chiedono quindi a sindaco e Giunta di sollecitare il governo (che guidano insieme alla Lega) affinché abolisca la legge Merlin, e a sollecitare anche la Provincia affinché stuzzichi anch’essa Palazzo Chigi o chieda di poter legiferare in materia. Peraltro, il 7 febbraio scorso in Senato è stata depositata una proposta di legge in materia. Infine, il Comune dovrebbe impegnarsi a chiedere alla Provincia - proprietaria dello stabile - di considerare proprio l’ex hotel Panorama come una possibile struttura in cui far insediare un centro legalizzato.
«Voglio credere che si tratti di una provocazione, anche legittima per carità. Ma la inquadrerei in questa dimensione, mi rifiuto di pensare che sia una proposta seria», commenta il presidente della circoscrizione Alberto Pedrotti, che nelle scorse settimane aveva avuto modo di visionare il documento. «Trovo anche giusto, da un certo punto di vista, che si continui a parlare dell’hotel perché noi siamo anche del parere che si debba finalmente fare qualcosa: non quello che propongono i Cinque stelle ovviamente, perché per noi l’unica soluzione è che torni a essere una struttura ricettiva. Con quelle belle vetrate sulla città, poi, tutto potrebbe essere meno che una casa chiusa», aggiunge ironico.
Chi invece non ha molta voglia di scherzare è Stefano Uber, titolare del locale Trento Alta, che si trova proprio difronte alla funivia: «Guardi, credo che sia proprio un’uscita sbagliata. Io dico no, e con fermezza, a un’ipotesi del genere. A quel punto, se veramente si pensasse a cose simili, sarebbe meglio abbattere definitivamente la struttura. Noi vogliamo che torni all’attivo, ma certamente non in quel modo. Stiamo lavorando molto per ravvivare la frazione, ma sicuramente non nella direzione in cui vorrebbero andare i Cinque stelle».