Truffa all'autogrill A22 I sindacati preoccupati per i 50 lavoratori trentini
Dopo la scoperta della truffa nelle aree di servizio Hermes in A22, i sindacati sono preoccupati per i lavoratori: chiesto un incontro urgente con i vertici dell’autostrada per avere certezze sulla continuità occupazionale e la regolarità delle retribuzioni.
I tre sindacati di categoria di Cgil, Cisl eUil scrivono: «Quanto emerge dalle indagini della Guardia di Finanza sulla truffa ai danni di A22 lascia stupiti e soprattutto suscita preoccupazione per le eventuali ricadute che potrà avere per le lavoratrici e i lavoratori delle aree di servizio. A questo punto la nostra priorità è tutelare in ogni modo questi addetti, chiedendo anche all’Autostrada del Brennero che dia garanzia della continuità occupazionale e retributiva».
E’ questa la posizione di Filcams, Fisascat e Uiltucs che già questa mattina hanno inviato in via Berlino una richiesta di incontro urgente. «Gli oltre 50 lavoratori trentini sono spiazzati e molto preoccupati per quanto hanno appreso dalla stampa e dai tg – ammettono Francesca Delai, Gabriele Goller e Dino D’Onofrio -. C’è un provvedimento di sequestro preventivo dei conti correnti e il rischio della revoca della sub-concessione. Dobbiamo sapere come intende tutelare A22 questi lavoratori».
Per le tre sigle sindacali Autobrennero dovrà dare risposte a questi addetti, anche in virtù della responsabilità che ha come soggetto appaltante. «A dicembre 2016, durante il cambio gestione, come sindacati sollevammo più di una perplessità di fronte ad un soggetto, Hermes, che si era aggiudicata la sub-concessione sbaragliando importanti colossi della ristorazione autostradale e proponendo royalty almeno doppie rispetto alle percentuali medie assicurate e impegnandosi in un importante piano di investimenti sulle aree di servizio - fanno notare i tre sindacalisti -. A22, che ricordiamo è una società a capitale pubblico, avrebbe dovuto interrogarsi su queste condizioni. Invece nulla. Anche alla luce di questa situazione la loro attenzione a tutela dei lavoratori deve essere massima».
I sindacati chiariscono infine che, sulla base delle notizie rese note fino a questo momenti, i dipendenti e gli addetti sono estranei ai fatti che vengono contestati. Le casse, infatti, venivano presidiare quasi esclusivamente dai vertici di Hermes.
DI COSA PARLANO? LEGGI LA NOTIZIA: La grande truffa in A22