Il dibattito su salute e rete 5G «Attenzione ai telefonini»
Primo punto: la telechirurgia potrà salvare vite a distanza e le auto senza conducenti ridurrebbero gli incidenti. Tutto ciò grazie all’applicazione della tecnologia 5G, la rete di quinta generazione.
Secondo punto: le onde elettromagnetiche sono in natura, vedi le radiazioni prodotte dal sole e le cariche elettriche durante un temporale, ma le sorgenti artificiali sono parecchie e la principale è il cellulare. Si rischia la salute? Gli effetti sull’uomo non sono ancora stati chiariti, ma - per non sbagliare - è bene tenere il cellulare lontano dal corpo.
Questo il piccolo-grande suggerimento emerso nel dibattito sulle reti di quinta generazione. Internet superveloce, è stato ricordato, potrebbe anche viaggiare attraverso la fibra ottica su cui la Provincia ha già investito molto. La conferenza di informazione, promossa dal Consiglio provinciale, si è tenuta ieri presso il Consiglio delle autonomie. La rete 5G sarà operativa entro il 2022 in almeno 120 Comuni italiani, tra cui Terragnolo, Castel Condino, Valfloriana e Sover.
L’impatto delle radiofrequenze sulla salute è stato il tema affrontato da Fiorella Belpoggi, direttrice del Centro per la ricerca sul cancro Cesare Maltoni dell’Istituto Ramazzini di Bologna. Due studi, effettuati sui ratti, hanno evidenziato l’aumento di tumori maligni molto rari nel cuore e nel cervello. Dati shock, ma la professoressa ha evidenziato di «non essere contraria al 5G, ma contraria a che il 5G venga messo sul mercato e diffuso ovunque senza che ci siano necessari studi».
Questi i consigli: prediligere il telefono fisso, utilizzare auricolari o vivavoce, mai tenere il telefono nelle tasche perché diminuisce la fertilità. L’Azienda sanitaria trentina alcuni anni fa aveva fornito un decalogo ai giovani. «Il problema non è nuovo - ha precisato Francesco Pizzo dell’Unità operativa di igiene e sanità pubblica - C’è un fondo naturale di campi elettromagnetici in cui siamo immersi. Poi ci sono le sorgenti artificiali, tra cui il cellulare. Chi lo utilizza si espone a campi di radiofrequenza molto più alti di quelli presenti nell’ambiente, perché il telefonino viene tenuto molto vicino alla testa. In assenza di certezze definitive sui rischi per la salute, si consiglia di fare un uso il più possibile razionale del cellulare».
Attenzione alle antenne. «Con il 5G saranno molto più numerose ma di dimensione e potenza ridotte» ha spiegato Carla Malacarne del Servizio autorizzazioni e valutazioni ambientali della Provincia (Sava). «Finora - ha detto - nessun gestore ha proposto di realizzare impianti all’interno di siti sensibili come scuole ed ospedali. Obiettivo del Sava è la valutazione preventiva dei progetti». Stefano Pegoretti dell’Appa ha spiegato che «le misurazioni sono più difficili perché devono tener conto dell’incremento della velocità, della capacità di trasmissione dei dati, ma anche del numero di dispositivi connessi simultaneamente».
Paolo Rocca (Università di Trento) ha sottolineato i vantaggi nel campo della sicurezza stradale ma anche l’aumento delle possibilità di lavorare da casa. Ha parlato di una grande opportunità di sviluppo anche Elio Salvadori direttore di Create Net di Fbk: «Realizzare auto sulle quali poter viaggiare senza conducente significa strade senza incidenti. Ma è un’opportunità da prendere però con la dovuta cautela, tenuto conto delle preoccupazioni sociali per l’impatto elettromagnetico».