Cattedrale di San Vigilio: navata "ristretta" per lavori fino al prossimo giovedì 24
Il restauro della cattedrale di Trento entra nel vivo. In questi giorni, infatti, è iniziata l’ultima fase che riguarda la navata centrale. L’intervento ovviamente richiede l’installazione dei necessari ponteggi, operazione che sta causando alcuni inevitabili disagi.
«Per comprensibili ragioni di sicurezza ed operatività - sottolinea una nota della Diocesi - i lavori richiedono la chiusura e l’occupazione dell’intera stessa navata sino alla zona dell’ambone e della Cattedra dell’Arcivescovo, ai piedi della gradinata dell’altare maggiore».
L’installazione dei ponteggi in questa zona del Duomo terminerà mercoledì 23 ottobre. Pertanto le celebrazioni liturgiche festive di questo e del prossimo fine settimana (cioè 12-13 ottobre e 19-20 ottobre), così come nei giorni feriali, si svolgeranno in un contesto di particolare ristrettezza e disagio per i celebranti e per i fedeli che non potranno essere accolti nella navata centrale, ma solo nel transetto ed eventualmente nel coro/abside.
La navata centrale della Cattedrale sarà sgomberata da tutti i materiali dei ponteggisti e completamente riordinata e ripulita entro giovedì 24 ottobre, data in cui saranno rimosse le recinzioni. Quel giorno, salvo imprevisti, sarà consentito nuovamente l’accesso dei fedeli, così come all’altare dell’Addolorata e alla cappella del Crocifisso.
I lavori fanno parte del secondo e terzo lotto del restauro avviato il 15 luglio scorso. L’intervento previsto dai lotti due e tre dovrebbe essere completato entro due anni e andrà a completare l’opera già realizzata sulla navata nord e conclusa nell’estate 2018. Quel primo intervento di restauro aveva riservato anche delle sorprese: dalle operazioni di consolidamento degli intonaci erano emersi, oltre agli affreschi del Settecento (di cui si era a conoscenza grazie ad alcune fotografie del ventennio 1860 e 1880) pur non avendo un quadro chiaro su estensione e scene rappresentate, anche delle decorazioni più antiche risalenti al Trecento.
Si tratta di un motivo perimetrale a fasce gialle, rosse e nere che segue la struttura architettonica delle vòlte a crociera sottolineandone linee e volumi. Si potrà sapere di più sui soggetti ritratti negli affreschi una volta completato anche il restauro della navate centrale e del transetto che entra nel vivo in questi giorni.
L’intervento conservativo in atto riguarda proprio il paramento lapideo interno: oltre alle navate centrale e sud, si porrà mano al transetto, al tiburio, al coro e all’abside della chiesa “madre” intitolata a San Vigilio. I lavori sono affidati alla ditta Lares Restauri di Venezia a cui già era stato assegnato, all’esito di una gara d’appalto assegnata con il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa, il primo lotto di lavori.
L’intervento sulla cattedrale di San Vigilio dovrebbe costare complessivamente 5.781.435,64 euro, il 75% dell’importo viene finanziato dalla Provincia il resto invece rimane a carico della Diocesi.