Anarchici: sei condanne e una assoluzione ma cade l'accusa di eversione
Il processo di primo grado alla presunta cellula anarchica trentina si è concluso con sei condanne - ma è caduta l’accusa più grave di emersione - e una assoluzione.
Le condanne dunque riguardano solo la produzione di documenti falsi, danneggiamento e violazione della legge sulle armi. Cade dunque l’accusa più pesante, ovvero di associazione a delinquere con finalità eversive e anche l’aggravante dal terrorismo.
Luca Dolce e Agnese Trentin sono stati condannati a 2 anni per produzione di documenti falsi, Roberto Bottamedi per lo stesso reato ma un solo episodio a 1 anno 9 mesi e 10 giorni. Ad Andrea Parolari la pena maggiore ovvero 2 anni e 6 mesi per danneggiamenti e violazione della legge sulle armi in relazione agli attentati alla sede della Lega di Ala e dell’Unicredit di Rovereto.
Per il solo attentato alla sede della Lega sono stati condannati a 1 anno e 10 mesi anche Sacha Beranek e Nicola Briganti.
Assolto da tutte le accuse Giulio Berdusco.
Tutti gli imputati sono stati assolti per gli altri attentati alle auto della Polizia locale di Trento, al laboratorio Criptolab di Povo e ai tralicci del monte Finonchio.
(Nella foto uno striscione anarchico di solidarierà agli imputati)