Sulle piste da sci trentine mille incidenti all'anno
Sulle piste trentine, ogni anno, avvengono in media 1.000 incidenti sugli sci - pari al 2% dell’utenza globale. Di questi, una decina quelli gravi. Mentre il restante dei casi si traduce in fratture e contusioni, provocate, in prima battuta, da un’eccessiva velocità di avanzamento dello sciatore. Senza dimenticare la presenza di piste sempre più lisce e l’utilizzo di attrezzature all’avanguardia: elementi che «invogliano a correre sopravvalutando le capacità tecniche».
Una situazione definita dagli esperti «non allarmante», ma che ha spinto i partecipanti del Tavolo della Montagna in collaborazione con Anef e Provincia a scendere in campo con l’iniziativa «Prudenti sulle piste», presentata ieri mattina presso la sede di Trentino Marketing. «L’obiettivo - ha spiegato il presidente del Collegio Maestri di sci del Trentino Mario Panizza - è quello di comunicare agli utenti l’importanza delle norme di comportamento in vigore sulle nostre piste. Come maestri di sci siamo attivi in tal senso, ma la percentuale degli utenti che passa dalle scuole è una minima parte: ora potremmo raggiungere un pubblico più ampio, rendendo le nostre piste sempre più sicure».
Il progetto segue le orme di «Prudenti sul sentiero» e «Prudenti in falesia» e prevede, tra gli altri strumenti, la realizzazione di un depliant in 6 lingue (italiano, russo, inglese, tedesco, ceco, polacco) distribuito presso biglietterie ed infopoint. «La grafica è accattivante - ha proseguito - e vede protagonista l’atleta azzurra della val di Fassa Chiara Costazza». Tra le norme comportamentali illustrate: rispetto degli utenti, controllo della velocità, scelta della direzione, sorpasso, precedenza, sosta, obbligo di soccorso e di identificazione in caso di incidente, utilizzo del casco, dispositivi di sicurezza e obbligo di riporre l’attrezzatura. «Il tema della sicurezza è sempre più sentito dagli utenti: in futuro potrebbe diventare una carta dalla forte valenza promozionale per la provincia» ha concluso Panizza.
Ma sulle piste trentine l’attenzione alla sicurezza va di pari passo con quella all’inclusività, cuore del progetto «La neve per tutti», promosso nell’ambito di Trentino Accessibile da Tsm - Accademia della Montagna del Trentino, l’Associazione Maestri di sci del Trentino, in collaborazione il Collegio Maestri di Sci del Trentino e l’Associazione Sportfund Onlus. «La neve per tutti - ha spiegato il presidente dell’Associazione Maestri di sci del Trentino Alberto Kostner - è il primo progetto di inclusione sociale attraverso gli sport della neve che coinvolge un’intera categoria professionale rivolto alle persone con disabilità». In Trentino si contano 2700 maestri di sci, tra questi sono 180 quelli specializzati nell’insegnamento a persone diversamente abili nelle discipline discesa, snowboard e fondo, ai quali si aggiungono altri 85 professionisti che hanno frequentato un corso di approfondimento sull’autismo. «Oltre al marchio identificativo di scuole e professionisti aderenti all’iniziativa e al lancio del sito ufficiale del progetto - ha proseguito -, puntiamo ad allargare la base dei maestri specializzati in modo di dare una risposta qualificata alle persone disabili e alle loro famiglie, ed in prospettiva rendere «autism friendly» le nostre stazioni sciistiche».
Presente all’incontro anche l’assessore provinciale al Turismo Roberto Failoni: «Sul fronte sicurezza le nostre piste sono all’avanguardia, ma questo non basta a prevenire gli incidenti. Per questo è importante una forte sinergia tra i diversi soggetti a partire dai maestri di sci. Per quanto riguarda l’accesso agli sport da parte dei diversamente abili la Provincia sta investendo molto: un’opportunità all’insegna dell’inclusione per il nostro territorio».