Presa la banda degli albanesi in un mese in Trentino rubati soldi e chili di gioielli
Almeno venti furti in abitazioni a Trento, Rovereto, Arco e Riva del Garda, e chili di gioielli da rivendere. La banda di ladri albanesi arrestata prima di Natale nel capoluogo, in un mese e mezzo di “lavoro” in Trentino ha compiuto una vera e propria razzìa per un bottino complessivo di almeno 30mila euro.
Grazie all’indagine-lampo degli investigatori della squadra mobile non solo sono stati identificati i responsabili dei furti, ma è stato possibile recuperare un chilo fra collanine, bracciali, anelli e orecchini portati via dalle case svaligiate. I gioielli verranno restituiti ai proprietari non appena arriverà il via libera dell’autorità giudiziaria.
Nel corso del blitz della mattina del 23 dicembre, gli uomini del vicequestore Tommaso Niglio hanno trovato i monili d’oro all’interno dell’appartamento affittato a una donna (al momento estranea ai fatti) in via Missioni Africane, trasformato in base del gruppo.
Tre gli arrestati: due albanesi domiciliati a Milano di 28 e 31 anni, e una loro connazionale di 26 anni domiciliata a Trento. Ampio servizi osul giornale in edicola.
La banda avrebbe agito anche a Bolzano: Sono 57 i furti o tentati furti in appartamento attribuiti ai due cittadini di origine albanese, A.G. di 27 anni e X.A. di 26 anni, residenti nel Veronese, arrestati poco prima di Natale.
Fra novembre e dicembre in provincia di Bolzano giungevano ogni giorno come pendolari dalla provincia di Verona, o da Trento. I furti sono stati sempre messi a segno nel tardo pomeriggio o alla sera, approfittando della momentanea assenza dei proprietari. I due erano "acrobati" specializzati, scalavano agevolmente grondaie e poggioli, per poi scassinare finestre e porte delle case.