Contadini in campo: più soldi contro la cimice asiatica
Quattrocento agricoltori della Coldiretti del Trentino a Verona, in occasione di Fiera Agricola, per chiedere misure più forti da parte del governo contro i danni da cimice asiatica, che solo nella nostra provincia ha provocato danni per 40 milioni di euro sui circa 740 milioni di euro stimati a livello nazionale. E per denunciare, assieme a migliaia di contadini da tutta Italia, i danni alle colture dovute al clima impazzito.
«Il governo ha stanziato 80 milioni - afferma Gianluca Barbacovi, presidente della Coldiretti provinciale - ma servono più risorse per dare una mano alle aziende, i soldi messi a disposizione sono pochi, abbiamo bisogno di 300 milioni di euro per i prossimi tre anni almeno. Abbiamo poi chiesto aiuti all'Ue sui mutui, e economici».
Ma non solo: «Serve poi la firma dei decreti per poter introdurre gli insetti antagonisti come la vespa samurai che combatte la cimice asiatica - dice Barbacovi - E in attesa dei risultati, cioè 3-4 anni almeno, serve che la ricerca ci sostenga con delle innovazioni sulle reti anti-cimice e con prodotti di sintesi e naturali, come dei prodotti che si possono usare nel biologico, la ricerca ci dia una mano nei primi anni prima che la vespa samurai faccia sentire i suoi effetti». In Trentino poi servirà anche mettere a punto delle «misure univoche per cercare di prevenire la diffusione della cimice asiatica. Quello che serve ed è efficace davvero sono gli antagonisti, ma il loro effetto si vedrà tra qualche anno».
A Verona c'erano anche il presidente Maurizio Fugatti e l'assessore all'agricoltura Giulia Zanotelli. «Vanno potenziati i controlli dei prodotti agroalimentari alla frontiera onde evitare l'introduzione nel nostro paese di insetti che possono determinare impatti pesantissimi sull'economia agricola e, di conseguenza, sugli equilibri sociali e paesaggistici dei territori», ha detto Fugatti. «La Provincia - ha evidenziato Zanotelli - si è da subito attivata, elaborando, in collaborazione con la Fondazione Mach e con tutti i portatori di interesse del settore agricolo, uno specifico piano di azione. Ora, siamo già nella fase attuativa che prevede interventi di ristoro dei danni, di monitoraggio, di contrasto diretto, di informazione e formazione e di preparazione di quanto necessario per dar avvio, già nei prossimi mesi alla lotta biologica».
Dalla Fem spiegano che a giugno, se tutte le regole saranno pronte, inizieranno a essere introdotte in Trentino i tipi di vespa (la samurai in primis) considerati gli insetti antagonisti della cimice asiatica. A sottolinearlo è Claudio Ioriatti, Responsabile del Centro trasferimento tecnologico, che mette in evidenza come la situazione di squilibrio tra cimice asiatica e antagonisti dovrebbe essere riportata a una situazione migliore nei prossimi tre anni circa. «Quando ci sarà il decreto, occorrerà prima attendere il via libera dell'Appa provinciale e della conferenza Stato-Regioni - spiega Ioriatti - Poi attraverso l'Emilia Romagna che funge da capofila si chiederà l'autorizzazione».
Ci saranno poi i centri scelti per la «moltiplicazione e liberazione sul territorio» degli insetti antagonisti. E uno di questi sarà la Fem. Rispetto alla misura della campagna anti-cimice, la Fem attende che la Provincia dica quante «risorse intende mettere a disposizione». Per la drosophila, il procedimento è uno step indietro «si sta lavorando a un dossier assieme a Usa e svizzeri». Verrà richiesta la possibilità di usare un altro imenottero, la ganaspis brasiliensis, un «parassitoide larvale» che possa frenare anche l'insetto che aggredisce i piccoli frutti.