Itea, scatta il piano energetico Saranno ristrutturati 180 appartamenti
Scatta un nuovo piano per migliorare l’efficienza energetica di alloggi Itea. Si comincia da 180 appartamenti, 71 a Povo e 109 a Melta di Gardolo, utilizzando uno strumento nuovo per il Trentino: il partenariato pubblico-privato. «In questo modo - ha spiegato ieri il presidente di Itea, Salvatore Ghirardini - avremo la possibilità di mettere in cantiere lavori per oltre quattro milioni di euro dei quali solo 1.260.000 saranno a carico nostro. In tempi di riduzione delle disponibilità finanziarie, la formula del contratto di prestazione energetica (Epc) ci consente di avviare questa stagione di riqualificazione con l’auspicio di un esito positivo e di poter dunque replicare l’esperienza. Gli alloggi bisognosi di interventi simili, infatti, sono circa 5.500, cioè tutti quelli costruiti prima del 1980, e il costo stimato è di cento milioni».
Gestione successiva degli impianti e incameramento delle agevolazioni pubbliche sul risparmio energetico sono la chiave dei vantaggi per le aziende del settore, che entro il 28 aprile 2020 possono presentare le offerte. Una volta conclusa la gara, scatterà l’arco contrattuale di 12 anni. Il primo biennio sarà dedicato alla progettazione, realizzazione e verifica delle opere, poi l’impresa potrà gestire per dieci anni l’intero servizio energia, manutenzione degli impianti compresa, e godere dei contributi pubblici. Se l’obiettivo di riduzione dei consumi sarà effettivamente raggiunto, l’azienda che si è fatta carico di buona parte dell’investimento iniziale potrà monetizzare la differenza rispetto allo stato precedente delle spese, altrimenti dovrà assumerne i relativi costi, perché il contratto solleva Itea da questo rischio. Se il risultato sarà addirittura migliore, è previsto viceversa un premio.
La sfida proposta alle aziende, hanno spiegato ieri gli ingegneri Itea Azzurra Mattiuzzi e Roberto Calovi, è di individuare il mix di interventi più efficaci in termini di resa energetica, che si ripagano in tempi più rapidi e che massimizzano i contributi. Un aspetto sul quale hanno insistito i due tecnici è l’omogeneità termica fra i vari appartamenti, raggiungibile attraverso le opere realizzate, che saranno sostanzialmente la posa del cappotto termico, la sostituzione degli impianti e l’installazione di collettori solari, oltre ad altre soluzioni che potranno essere individuate dalle imprese che parteciperanno al bando. Oggi infatti, nel medesimo complesso si hanno condizioni assai variabili, che dipendono dalla collocazione di ogni singolo apaprtamento, più o meno esposta o protetta dal punto di vista termico. Il miglioramento della classe energetica degli edifici coinvolti in questo primo lotto è previsto «almeno fino alla B».
Alla presentazione dell’iniziativa, nel palazzo della Provincia, hanno partecipato anche il presidente Maurizio Fugatti e l’assessore Stefania Segnana che hanno sottolineato la portata innovativa di questo progetto pilota (vedi il box qui accanto).
Ghirardini, che era accompagnato anche dalla dirigente Itea Daniela Laghi, ha sottolineato che la società trentina di edilizia popolare è «all’avanguardia in Italia nel campo della riqualificazione energetica degli edifici di edilizia residenziale pubblica». E ha posto l’accento sulle ricadute economiche positive di un contratto simile (che potrebbe essere adottato anche da condomini privati): «Questa esperienza permetterà a Itea di fare da volano economico per le imprese, creando attrattività, non solo per il settore dell’edilizia residenziale pubblica, ma anche per le imprese specialistiche di settore sul mercato immobiliare privato della provincia di Trento».