OGGI 9 DECESSI DA VIRUS Fugatti vuole riaprire i cantieri all'aperto Avanti con gli anziani Covid a Volano
Fugatti, in apertura della conferenza stampa di oggi, ha detto: «il quadro si presenta sempre negativo, con 9 decessi, un numero importante: i contagi nelle ultime 24 ore sono stati 145, dei quali 79 nelle Rsa; sono molti. Ma il numero di contagi alto - ha detto Fugatti - è dovuto all’alto numero di tamponi fatti. Oggi abbiamo 1703 tamponi fatti, e ringrazio le strutture che hanno lavorato a questa crescita.
Proporzionalmente, rispetto al numero di tamponi, il contagio è diminuito e questo è un dato che leggiamo positivamente. Siamo davanti a un contagio che si è stabilizzato ma che va calando».
Sui tamponi però c’è il problema del reagente: «è di difficile reperibilità; se nei giorni prossimi - ha detto Maurizio Fugatti - andassimo in difficoltà - e questo potrà realmente accadere - purtroppo il numero dei tamponi calerà, ma non sarà più responsabilità delle strutture trentine. Ma della mancanza della materia prima».
Ha poi fornito alcuni numeri: «dei 146 contagi, 79 sono stati nelle Rsa. In terapie intensive ci sono 62 pazienti, abbiamo un calo importante ed è positivo». Poi l'assessore Stefania Segnana ha spiegato: «Ad oggi ci sono 504 pazienti Covid nelle RSA; fuori dalle case di riposo abbiamo 141 malati in case di cura, 13 in cure intermedie, 1771 curati a domiclio, 335 ricoverati in reparti infettivi, 62 in terapie intensive; per il calo di questi pazienti gravi, abbiamo provveduto a chiudere uno dei due reparti Covid che erano allestiti all'ospedale di Cles. I guariti, In Trentino, sono ad oggi 569».
Paolo Bordon, Direttore generale della Azienda Sanitaria del Trentino, ha risposto alle domande. Gli è stato chiesto quando arriveranno i kit di protezione agli operatori delle RSA. «Noi - ha detto - abbiamo fornito un discreto quantitativo a Upipa, che poi le distribuisce alle RSA, questo è il canale. 15 mila camici sono stati forniti per le Rsa mercoledì, penso che siano in arrivo, con il trasporto della Protezione Civile».
Il personale sanitario delle ambulanze usa DPI non certificati? Per i codici bianchi e verdi? «Abbiamo letto le disposizioni dell’Istituto superiore di sanità... e del Ministero: i dpi vanno indossati sopra la divisa; usare DPI per Covid è solo per i codici rossi. Per gli altri va bene mettere le dotazioni sopra la divisa».
Anziani Covid, dalle RSA tutti a Pergine e Volano.
Il dottor Giancarlo Ruscitti, responsabile della Sanità Pubblica, ha parlato della decisione di portare gli anziani positivi da Covid dalle Rsa a Pergine e Volano. Come mai? «La decisione è stata presa dopo una discussione di 3-4 giorni con la dottoressa Parolari dell’Upipa, in contatto con le strutture. Abbiamo ragionato sul fatto che abbiamo piccole e medie strutture in Trentino, che faticano ad affrontare l’emergenza. Abbiamo pensato ad un sistema che consenta di poter assietere le persone positive senza doverle costringere in spazi angusti, e salvaguardando gli altri ospiti e gli operatori, dal Covid. Questo è un rischio che corrono, come abbiamo visto».
Ruscitti è poi entrato nel dettaglio: «Volano ad esempio è una struttura nuovissima, ha una testa letto con ossigeno per 80 posizioni, è modernissima e compatibile per richieste per strutture non ospedaliere ma di trattamento Covid».
Per Ruscitti, «Il piano è evitare di far espandere in altre Rsa il Covid. E proteggere gli operatori. La prima garanzia per gli operatori è sapere che stanno lavorando su anziani magari positivi al virus, che sono ben diversi da pazienti ospedalieri. Sapere che si lavora su Covid o non Covid è importante ed essenziale. In accordo con Upipa, abbiamo utilizzato quel canale anche per distribuire i DPI. La precedenza sarà per Volano e Pergine, dove avremo una concentrazione dei dpi utilizzabili».
A gestire tutto questo - ha detto - «C’è un gruppo di lavoro nel gruppo di lavoro per RSA. C’è la task force provinciale, poi una task force per gestire ed affiancare le RSA e un gruppo di lavoro che si occupa di sicurezza dei posti di lavoro per i dpi; inoltre 1 cabina di regia con le organizzazioni sindacali, per poter usare personale su base volontaria, quindi Oss, Ota e Osa da centri diurni. Io - ha detto Ruscitti - li ringrazio tutti... le parti sindacali, i tecnici, Upipa. Gli operatori delle RSA sono stremati e vanno affiancati, e le parti sindacali ci devono aiutare».
Cantieri e attività economiche.
Poi Fugatti ha parlato delle disposizioni del Governo: «Ieri abbiamo visto il decreto Conte con la proroga fino a maggio; sul tema economico ha fatto qualche apertura, non eccessiva. Noi avevamo chiesto di più sulle lavorazioni all’aperto, nel settore del legno e dei lavori forestali, e dell’edilizia all’aperto, ma il governo ha aperto ed ha accettato su legno e foreste, ma sui cantieri edilizi all’aperto non c’è stata apertura».
Che fare? «Noi crediamo che da parte della nostra Amministrazione va fatta una presa d’atto, dovremo fare un’ordinanza; oggi non siamo ancora pronti per farla. Ma dobbiamo guardare avanti verso il Trentino che ci immaginiamo nelle prossime settimane e mesi. Quindi - ha detto il presidente - dobbiamo essere rigorosi nella disciplina delle persone, ma dobbiamo mettere le imprese nelle condizioni di lavorare a gradi, a step, il sistema economico deve andare avanti. Certo, non potrà essere come prima: bisognerà lavorare con i dispositivi di protezione individuale, DPI, non in ammassamento di persone ma distanziati... ma il tema del lavoro all’aperto come intenzione rimane, stiamo lavorando su un’ordinanza in questo senso».
Via libera ai cantieri, quindi? «Stiamo studiando l’ordinanza... ma sia chiaro che va fatto rispettando le regole sanitarie e la tutela della salute dei lavoratori e della gente. Abbiamo un trend di stabilizzazione e in calo, ma non facciamoci prendere dall’entusiasmo. Però - ha detto Fugatti - il sistema ecionomico deve ripartire. Serve un giusto equilibrio. L’ordinanza verrà fatta domani».
Altro tema - ha detto Fugatti - è quello del lavoro all’interno delle fabbriche. Il Governo è intervenuto poco. In Trentino lavora la filiera dell’essenziale, e coloro che hanno chiesto le deroghe: sono state inviate 400 richieste di deroga e su queste il 93 per cento le abbiamo accolte. Questo vuol dire che l’imprenditore trentino è ligio. Ciò che va studiato è la possibilità di avere deroghe - questo sì - ma nel rispetto della tutela dei lavoratori. Non possiamo considerare che tutto sia come prima. Siamo disposti a dialogare sulla possibilità di guardare oltre ma questo non deve farmi tornare ad alzare il contagio, ma neanche ammazzare la economia».
Per Fugatti «Occorre lavorare su due fronti: da una parte consentire il lavoro all’aperto, e anche ragionare con le categoria per dare delle regole interne per poter riprendere le attività. Siamo anche peoccupati che le imprese trentine perdano quote di mercato. E dobbiamo evitarlo, diminuendo il più possibile il rischio di contagio».
E la riapertura delle librerie? «Occorre analizare bene il provvedimento del Governo; poi vedremo con la nostra ordinanza. Serve però buonsenso: ad emanare una ordinanza oggi, è presto, vediamo bene per fare correttamente».
E per il turismo: «c’è un gruppo di lavoro fra gli oepratori e i sanitari che sta definendo le regole per riattivare il turismo in Trentino» ha detto Fugatti.
L'impegno dei Nuvola.
Da Lavis sono apparsi in collegamento gli alpini dei Nuvola, con Giorgio Seppi, il presidente, che ha detto: «Siamo stati impegnati in due attività: la prima confezionare mascherine, in 30 postazioni, per produrre 35 mila mascherine al giorno; inoltre stamattina con i Permanenti di Trento, abbiamo lavorato con loro inviando 9 pullmini con 18 volontari a distribuire le mascherine a Trento».
C’è poi il servizio con i carrelli della spesa? «Sì, da un mese con il Servizio Politiche Sociali, portiamo la spesa a casa a chi è solo, ultra 75nne anziano e non può uscire. Con i nostri nuclei, il richiedente che ha bisogno della spesa a casa, lo può fare tramite prenotazione al centralino» e così «parallelamente alla spesa, andiamo anche nelle farmacie recapitando in giornata i medicinali».
Turisti e seconde case.
E’ vero che le seconde case sono piene di turisti? «Oggi io venendo a Trento (da Avio, ndr) mi hanno fermato due volte» ha detto Fugatti. «Sappiate che i controlli delle forze dell’ordine nelle ultime 24 ore sono stati 2792 e 93 le sanzioni; 801 gli esercizi commerciali controllati. Se qualcuno poi è arrivato nelle seconde case, allora ha trasgredito, evidentemente hanno scelto strade poco trafficate, evitando i controlli, ma non possiamo pensare che a ogni angol ghé en vigile»...